Nel calcio, come in tutti gli sport, il fisico conta. Ma la mente fa la differenza. È nella testa che si vincono (o si perdono) molte partite, soprattutto quando si parla di giovani calciatori, ancora in fase di crescita e formazione. La preparazione mentale non è un optional, è una necessità. Eppure, nel calcio giovanile italiano, se ne parla ancora troppo poco.

Quando un ragazzo scende in campo, non porta con sé solo tecnica e muscoli. Porta emozioni, pressioni, paure, sogni. Saperle gestire fa parte della sua formazione. Ecco perché sempre più professionisti – psicologi dello sport, mental coach, educatori – stanno affiancando allenatori e preparatori atletici nei settori giovanili.

Un percorso strutturato di preparazione mentale aiuta i giovani a:
– migliorare la concentrazione e la gestione dell’ansia;
– sviluppare resilienza di fronte agli errori e alle sconfitte;
– rafforzare l’autostima, fondamentale per esprimere il proprio potenziale;
– imparare a lavorare meglio in squadra, rispettando sé stessi e gli altri;
– affrontare con equilibrio le aspettative (proprie e altrui), spesso pesanti.

Tra le tecniche più utilizzate e adatte ai giovani troviamo:
– Visualizzazione positiva: immaginare mentalmente azioni di gioco efficaci aumenta fiducia e reattività.
– Respirazione e rilassamento: fondamentali per gestire l’agitazione pre-gara.
– Diario sportivo: uno strumento semplice ma potente per riflettere su successi, errori e obiettivi.
– Routine mentali: piccoli rituali per ritrovare concentrazione e sicurezza prima e durante le partite.

Genitori, allenatori, dirigenti: tutti hanno un ruolo nel creare un ambiente sano dal punto di vista mentale. Serve un cambio di cultura: meno pressioni, più ascolto. Meno urla dagli spalti, più dialogo nello spogliatoio. Lo sport è crescita, non selezione precoce.

Sempre più società stanno inserendo la preparazione mentale nei propri programmi, con incontri periodici, laboratori esperienziali, sportelli di ascolto. Un investimento piccolo in termini economici, ma enorme in termini di risultati.

Allenare la mente significa preparare non solo calciatori migliori, ma persone più consapevoli. Perché il calcio, soprattutto quello giovanile, è prima di tutto una scuola di vita. E la vita, si sa, si gioca ogni giorno, molto più a lungo di una partita.

Giuseppe Sesto

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