Quanti di voi passando sul Lungotevere dopo Via della Conciliazione, avranno visto l’ingresso dell’Ospedale S. Spirito? Immagino tanti, ma tranquilli non voglio parlarvi di nosocomi. Quello che forse molti non sanno è che dietro questa entrata, in Via di Santo Spirito 3, si accede alla parte monumentale del complesso, denominato Palazzo del Commendatore, sede originaria del curatore responsabile degli Ospedali Riuniti del S. Spirito, eretto tra il 1566 ed il 1572 su progetto di Giovanni Lippi.

Oggi è sede tra l’altro della ASL RM1 e comprende la Biblioteca Lancisiana ed il Salone del Commendatore.
Da fuori, sinceramente, potreste avere dei dubbi sulla bellezza del sito ma l’interno lascia stupefatti.
Entrando nel cortile del palazzo, costituito da due piani con otto finestre ciascuno, potrete ammirare un cortile porticato ornato da una fontana seicentesca ed un orologio ottocentesco molto particolare.

E’ a sei ore con i quadranti divisi in quattro barrette, sormontato da un cappello cardinalizio in bronzo (si vedono le 3 nappe vescovili), con una sola lancetta a forma di ramarro, incorniciato da un serpente che si morde la coda, simbolo di eternità.

E’ posto al centro dello stemma della famiglia del precettore Mons. Ludovico Gazzoli, che modificò nel 1828 la prima opera fatta installare da Antonio Maria Pallavicini, una quercia su cui posa una gazza, con una stella a sei punte e la croce di Lorena emblema dell’ordine ospedaliero del S. Spirito.

Salendo al piano superiore ammirerete i bellissimi affreschi che si snodano lungo tutto il loggiato, formato da archi a tutto sesto e colonne leggere di marmo. Su questo piano avrete poi accesso ai due luoghi di grande attrazione e bellezza: la biblioteca lancisiana ed il salone del commendatore.

LA BIBLIOTECA LANCISIANA
Fu chiamata così dal suo fondatore Giovanni Maria Lancisi, medico ed archiatra pontificio di Innocenzo XI e Clemente XI, che con i suoi libri costituì il nucleo originario della biblioteca. Fu inaugurata nel 1714 sotto Papa Albani. Riaperta dopo un lungo restauro della pavimentazione, è composta da un vestibolo e dalla sala biblioteca, arredata da “armari” progettati dall’architetto Tommaso Mattei, da due globi del XVII sec., uno terrestre ed uno celeste, e da una finestrella segreta posta dietro una delle pareti, che consentiva ai commendatori di controllare l’operato del personale.

Specializzata in storia della medicina e della scienza, qui sono custoditi circa 19.000 volumi suddivisi in tre fondi: Fondo Lancisi, Severino e Nuove Acquisizioni, tra cui incunaboli, circa 1600 cinquecentine, edizioni del 600,700 ed 800 ed alcuni manoscritti del XIV E XIX sec tra cui il Liber Fraternitatis Sanctis Spiritus in Saxia de Urbe, che raccoglie migliaia di firme autografe di Papi, re e nobili che entravano a far parte della Confraternita Ospitaliera di Santo Spirito.
Dalla biblioteca si accede al salone

IL SALONE DEL COMMENDATORE
Un tempo era denominato salone delle feste. Lungo le pareti si snodano affreschi attribuiti a Lorenzo Sabatini, che rappresentano la storia caritatevole dell’ospedale, dalla nascita sotto Papa Innocenzo II sino all’edificazione dell’ospedale sotto Papa Sisto IV. Le scene sono incorniciate da tendaggi illusori e sui margini superiori ci sono i simboli araldici del soggetto sotto raffigurato. Superiormente il salone è delimitato da una cornice che raffigura le armi della famiglia Aldrovandi e dell’Ordine Ospedaliero.

Per visitare il complesso gli orari sono
Lun merc e ven dalle 9 alle 13
Mart e giov 9-13 14-16

Foto: Viviroma

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