L’uomo è e rimarrà sempre insoddisfatto e frustrato perché pur avendo nel migliore dei casi quel che desidera non sa chi è, ma peggio ancora neanche dove andare a cercare quel di cui ha realmente bisogno per trovare la pace e la serenità che sono le basi dell’equilibrio e dell’armonia perfetta tra mente, corpo e spirito.
E in virtù della nostra vocazione formativa e divulgativa anche in ambiti di autoconsapevolezza e di conoscenza allargate inauguriamo oggi una nuova rubrica molto interessante che sarà curata da Gabriella Canfarotta, filosofa, insegnante e romanziera pluripremiata che con cadenza settimanale racconterà storie di vita reale sul tema del narcisismo, ossia quell’atteggiamento innaturale o patologico della propria persona, considerata prioritaria e dominante, manifestato attraverso la spasmodica esaltazione delle proprie caratteristiche, sia fisiche che intellettuali il cui bisogno mira alla sola esaltazione del soggetto stesso mentre resta indifferente agli altri, che ignora o disprezza.
Con questo progetto Sport12 non intende sostituirsi agli psicologi, limitandosi alla pubblicazione delle testimonianze reali delle vittime di “Narciso”, delle quali utilizzeremo nomi di fantasia, con l’auspicio di comporre una raccolta di racconti utili sia a sensibilizzare sull’argomento, che a titolo di ausilio e contributo a beneficio della divulgazione.
Racconti che potranno diventare un libro di testo vero e proprio ad uso scolastico e contestualmente di tutti coloro che leggendoli potranno quando riconoscersi e quando aprirsi alla comprensione del tema per poi provare a provvedere ognuno nella propria condizione a curarlo da una parte con l’ausilio della scienza della psiche, mentre dall’altra a riconoscerlo e dunque a prevenirlo nell’ambito sociale quotidiano.
STEFANO LESTI, DIRETTORE RESPONSABILE DI SPORT12
INTRODUZIONE ALL’ARGOMENTO
Chi sono i narcisisti patologici?
I narcisisti patologici sono persone spesso ignare della propria condizione che attratte dalla conquista e dalle sfide e per soddisfare il proprio appagamento, amano esibire “cose” belle e di valore, incluse terze persone, che utilizzano al fine unico ed egocentrico di garantirsi sia ammirazione che un’immagine di successo e di potere: sono abilissimi manipolatori.
Il narcisista è generalmente un “orfano di amore” che non sa amare e può solo fingere di amare se stesso in primis e gli altri in maniera insana.
Il suo scopo principale è infatti quello di avvicinarsi subdolamente alle sue prede per danneggiarne gradualmente l’autostima per ottenere devozione come nutrimento e rifornimento narcisistico.
E sia che si tratti di un partner, genitore, amico o parente, la relazione fra carnefice e vittima non possiederà mai alcuna connessione emotiva e pertanto sarà in ogni caso ineluttabilmente destinata alla sofferenza delle parti in causa.
Esistono forme di narcisismo “overt ” e “covert”.
Il narcisista Overt, è caratterizzato da una personalità estroversa e arrogante e insegue sentimenti di grandiosità, tipico del mito greco di “Narciso”, preoccupato costantemente di essere ammirato.
Mentre il narcisista Covert è una personalità più introversa, dunque insicura che mette in atto ogni possibile strategia per evitare giudizi e critiche.
GABRIELLA CANFAROTTA