La ricerca spasmodica, quasi patologica del consenso popolare e l’interesse verso i sondaggi -che non ci azzeccano tra l’altro mai- non sono nè rappresentano affatto un problema per la monarchia inglese, ma unicamente dei politici populisti che di fatto sono sia origine che effetto dei mali moderni e annosi che ahi noi non risolti e neanche minimamente contenuti vengono da costoro strumentalizzati e cavalcati in direzione del baratro dentro il quale tutti ormai ci ritroviamo senza via di uscita alcuna.
Tanto è vero che nessuno statista che possa essere considerato come tale persegue il consenso immediato dell’elettore del proprio tempo come fanno soltanto i cialtroni, puntando unicamente al bene delle generazioni prossime e future, come fu ad esempio per Winston Churchill, che dopo aver salvato l’Inghilterra dal disastro durante la seconda guerra non ricevette i voti necessari per restare a capo del governo, ma diventò comunque e a prescindere un gigante dal punto di vista della storia, secondo in questo senso soltanto alla regina Elisabetta. SL