Come recita una canzone di qualche anno fa dei Righeira: “.. l’estate sta finendo..” ma ancora le giornate sono belle e si può approfittare per fare qualche gita. Vi consiglio questa destinazione: Torre Alfina vicino Acquapendente in provincia di Viterbo.
Questo borgo che prende il nome dal castello che lo domina a 600 mt s.l.m. e domina l’altopiano dell’Alfina.
Notizie di questo borgo le troviamo nell’VIII sec. quando il re Desiderio dei Longobardi fece costruire la torre centrale , detta del Cassero, intorno alla quale venne poi edificato il borgo, che con il suo espandersi rese necessaria la fortificazione della rocca con una seconda cinta muraria costituita da bastioni con più porte d’ingresso due delle quali scomparvero con i lavori effettuati sotto Edoardo Cahen.
Da allora il castello vide alternarsi di presenze di nobili proprietari (sulle pietre tombali sono presenti gli stemmi di tali famiglie): i Monaldeschi, imparentati con Carlo Magno, i Filippeschi, loro famiglia rivale, gli Sforza Corvara che con Francesco trasformarono il maniero in una ricca abitazione rinascimentale, per arrivare per via ereditaria ai marchesi Bourbon del Monte, che videro il declino del luogo.
Nel 1880 Edoardo Cohen, banchiere di Anversa, che si fregerà del titolo di marchese di Torre Alfina, acquista il castello e la tenuta dando inizio alla ristrutturazione, terminata dal figlio Teofilo Rodolfo affidata all’architetto Partini, che dalla dimora cinquecentesca di cui restano il prospetto del cortile ed un’ala al primo piano ha realizzato una struttura neogotica rivestita in pietra grigia di Bagnoregio, arredando il castello con grande ricercatezza e realizzando un giardino sopra il bosco del Sasseto che si estende intorno al borgo.
Durante la II guerra mondiale divenne il quartier generale tedesco e subì varie depredazioni. Il marchese Cohen, che si era ritirato a Parigi, lasciò tutto al maggiordomo Urbano Papillaud, che dopo permanenze saltuarie si ritirò a Ginevra. L’ultimo proprietario è stato l’ex presidente del Perugia calcio, Gaucci, ma dopo il fallimento della società calcistica è stato pignorato e messo all’asta.
Oggi è gestito da un’associazione che apre alle visite guidate in alcuni giorni dell’anno al costo di € 8.
All’interno potrete ammirare due gallerie totalmente affrescate, varie sale tra cui quella del biliardo del 900l’antica cucina dell’800 ed il salone rinascimentale con il suo maestoso camino e tessuti preziosi.
Una notizia di poche settimane fa indica la presenza di un fantasma “la dama senza pace” che si aggirerebbe nel castello ed i “ghostbusters” chiamati all’uopo hanno installato varie telecamere e rilevato alcuni strani segnali ricorrenti oggetto di studio: una figura femminile che scende la scalinata, oggetti che si spostano o strane impronte sul prato.
Prima di tornare a casa fate una visita ad Acquapendente, che si trova sulla via Francigena, e visitate il duomo, dove nella cripta romanica del Santo Sepolcro si trova il sacello che riproduce il Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove secondo la tradizione sarebbero custodite le pietre bagnate dal sangue di Gesù durante la passione.