Siete seduti ad ammirare il tramonto? Avete concluso una cena a lume di candela? Cosa c’è di meglio che farvi coccolare da una dolcezza? Un goccio di ottimo vin santo, passito o marsala in cui intingere i cantuccini (fatti da voi meglio).
Questi biscotti di origine toscana sono il terzo biscotto più popolare al mondo e ne troviamo già menzione nel XVI sec. Il nome può derivare dal latino “ cantellus” ossia fetta o pezzo di pane che i soldati romani mangiavano durante le campagne militari o dalla parola “canto” piccolo angolo come parte di un insieme.
Dal 500 questi biscotti erano serviti presso la corte dei Medici e nel 1691 troviamo una definizione da parte dell’Accademia della Crusca “biscotto a fette di fior di farina, zucchero e chiara d’uovo”
Addirittura la fama di questo biscotto arrivò all’Esposizione Universale di Parigi nel 1867 quando Antonio Mattei, pasticcere di Prato, (nel cui archivio comunale era conservata la prima ricetta documentata) definì una ricetta divenuta poi quella classica che ottenne una menzione speciale all’Esposizione. La Bottega di Mattonella (nome popolare del biscotto) ancora esiste a Prato ed è considerata la depositaria della tradizione dei cantuccini.
Famosi erano anche quelli prodotti a Pisa ma man mano questo dolcetto continuò ad essere prodotto su larga scala fino ad arrivare ad ottenere nel 2016 l’indicazione Geografica Protetta in Toscana su iniziativa dei produttori unitisi in un’associazione.
Nelle altre regioni d’Italia pur mantenendo un impasto simile assumono nomi diversi: tozzetti nel Lazio Umbria ed a Siena. In Romagna si chiamano scroccadenti, in Basilicata stozze ed in Sicilia i quaresimali simili ma preparati con farina di grano, di mandorle, zucchero e albumi con mandorle e cannella
Sono state anche disciplinate le caratteristiche tecniche. Ogni biscotto ha la forma di una losanga, non deve pesare meno di 15 gr con uno spessore di 2.8 cm e la presenza delle mandorle dev’essere almeno del 20%. Si possono inzuppare nel vin santo od altro vino liquoroso tipo marsala o passito di Pantelleria.

INGREDIENTI
200 gr Farina OO
2 Uova
150 gr Zucchero
Nocciole/mandorle
Gocce di cioccolato
1/2 cucchiaino di lievito per dolci

PROCEDIMENTO
Mettere in una ciotola la farina, aggiungere lo zucchero il lievito e le uova. Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungete nocciole, pinoli, gocce di cioccolata, secondo i vs gusti, ed amalgamate l’impasto in modo che questi ingredienti vengano ben inglobati nell’impasto.
Dividete la pasta in due parti formando due rotoli di circa 6 cm di diametro facendone due salsicciotti e poneteli su una teglia rivestita con carta forno. Infornate a 200° per 15 min. Togliete un attimo dal forno e tagliate i rotoli ancora un pò morbidi in fette leggermente diagonali con spessore di circa 1 cm. Rimettete in forno a 120° per 35-40 min. Quando li vedrete coloriti toglieteli dal forno e fateli raffreddare su una griglia. I biscotti dovranno essere belli secchi e croccanti.
Altro suggerimento per una ricetta riveduta e corretta ricca di contrasti di consistenze: al posto della frutta secca potete utilizzare i mirtilli rossi disidratati.

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