Altro difensore dell’ordine, il vice questore Marò Pajno, protagonista di questo libro Panza e prisenza, la prima indagine di Marò, ambientato in Sicilia, da cui emergono oltre agli elementi polizieschi, colori e sapori di questa terra8 sono inserite nel libro sette ricette tipiche dell’isola che possono essere un buon suggerimento culinario).
TRAMA
Siamo a Palermo, a luglio, in un’estate caldissima, tre poliziotti si trovano alle prese con indagini scottanti, Sasà d’ Alessandro dovrà braccare un boss ricercato da anni e sarà messo sotto scorta dopo avere ricevuto colpi di pistola alla finestra del suo ufficio. Marò dovrà indagare sull’omicidio di uno dei più famosi avvocati palermitani, il principe del foro Ruggero Maddaloni, ucciso davanti al Palazzo di Giustizia dopo avere terminato la sua ultima arringa. Finalmente un’indagine vera “un omicidio eccellente con il quale potrà mettere alla prova il suo intuito”.
Su di loro vigila il questore Lobianco che ha sempre dato il suo autorevole appoggio, e che mentre in cielo scoppiano i fuochi d’artificio per la festa di Santa Rosalia, rivelerà loro una realtà dolorosa.
E tra i preparativi della barocca festa di Santa Rosalia che fa da sfondo, i gusci di babbaluci che avrebbero rivestito le strade di un tappeto scricchiolante, archi variopinti e cascate di rose, fiore della santa, Marà e Sasà si ritrovano sera dopo sera a cena “Che ti porto?” “Panza e prisenza” ed ad ogni pasto un passo avanti nelle indagini ed un gioco di seduzione tra i due sempre più pericoloso.
PERSONAGGI
Maria Teresa detta Marò, Pajno, affascinante quarantina single, vicequestore aggiunto di un noioso commissariato dell’elegante quartiere Politeama. Tratteggiata come una donna dei nostri giorni, alle prese con dieta, amori, “pragmatica, che cerca di trarre il meglio dalle difficoltà della vita” e “che alla fine a furia di cene a “panza e prisenza” “si perde nell’amore”.
Questore Lobianco, amico di una vita che protegge, consiglia gli altri due protagonisti, severo e forte anche nei confronti delle avversità della vita che gli si porranno davanti.
Rosario d’Alessandro detto Sasà, sostituto commissario amante del cibo e delle donne, amici per la pelle con Lobianco, conosciuto a San Luca, la loro prima destinazione ”in condizioni estreme ed in regime di coabitazione forzata”. E condividendo l’infermiera “per un violentissimo attacco di emorroidi” (molto prosaico) conobbero Marò diventando a quel punto un trio unito da” stima profonda, reciproca solidarietà e amicizia”.
AUTORE
Giuseppina Torregrossa nata a Palermo nel 1956è una ginecologa che ha lavorato al Policlinico Umberto I, ha esordito come scrittrice a 51 anni con il romanzo L’assaggiatrice.
E’ vicepresidente del Comitato romano ALTS (prevenzione tumore al seno) e responsabile programma di prevenzione tumore al seno ed all’utero del carcere femminile di Rebibbia e di Termini Imerese.
Ha vinto il premio “Donne e teatro” di Roma, il premio letterario Internazionale Nino Martoglio ed il premio Baccante.
Del ciclo del vicequestore Marò Pajno oltre a quello qui censito ha scritto:
Il basilico di Palazzo Galletti nel 2018
Il sanguinaccio dell’Immacolata nel 2019