Oggi voglio dare la ricetta del salame di cioccolata, dolce che credo sia abbastanza conosciuto da tutti magari per averlo mangiato alle feste che si facevano da bambini alle scuole elementari.
Esiste la giornata del salame di cioccolato: alcuni dicono il 20 gennaio altri il 5 aprile Qualunque essa sia, si mangia tutto l’anno.
E’ un dolce facile da preparare e tutto sommato con bassi costi ed ingredienti che si trovano facilmente nelle nostre cucine (può essere considerato uno “svuota biscottiera” per utilizzare tutti i biscotti rotti che si trovano in fondo al pacco).
Il nome di questo dolce associato al salame deriva oltre che dalla forma e dalle sue fette che ricordano appunto fette di salame (i pezzetti dei biscotti sono simili a quelle del grasso), forse dal fatto che, come viene evidenziato nel saggio “Storia e storie del cioccolato” di Tommaso Lucchetti del 2011, si fa riferimento al Migliaccio di Romagna un dolce della tradizione contadina. Quando avveniva la macellazione del maiale, il sangue raccolto veniva mescolato con dolcificante tipo miele, frutta secca ed aromi e cioccolata dolce e si è evoluto fino ad arrivare al sanguinaccio napoletano. Questo dolce è quasi ormai scomparso ma è rimasto l’ingrediente principale il cioccolato, lasciando però nel nome “salame” un richiamo all’immagine golosa del maiale ed al suo prodotto più sfizioso.
Nelle varie regioni il salame assume nomi diversi.
In Piemonte si chiama il salame del Papa forse originario dell’Alessandrino, e lo rendono molto più simile al salame avvolgendolo nella rete elastica ed aggiungendo nell’impasto le famose nocciole di Piemonte.
In Sicilia troviamo il salame turco non certo per l’origine della ricetta ma per il colore che ricorda appunto quello della pelle dei Mori. E’ stato addirittura inserito nella lista dei P.A.T. (Prodotti agroalimentari tradizionali) di Sicilia dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e qui nell’impasto vengono aggiunti i pistacchi di Bronte e le mandorle d’Avola.
In Emilia Romagna veniva confezionato nel periodo pasquale
Il salame vichingo, così lo definì Nonna Papera negli anni 70 nel suo ricettario ( forse più conosciuto ai nostri genitori) perché le ricordavano gli scudi neri e gialli esposti sulle navi dei vichinghi.
E’ molto sviluppato anche in Portogallo con il nome salame de chocolate.
Ingredienti
250 gr biscotti secchi tipo oro saiwa, amaretti o quelli che avete nella biscottiera
150 gr di cacao in polvere fondente
100 gr di zucchero
2 cucchiaini di rhum o marsala
1 uovo
150 gr di burro
Frutta secca (nocciole mandorle o pistacchi) se lo preferite.
PROCEDIMENTO
La prima cosa da fare è sbriciolare i biscotti a grana grossa così da dare l’idea nell’impasto degli occhietti di grasso.
Poi in un pentolino portare a scioglimento il burro e se avete pensato di aggiungere del cacao fondente non in polvere, sciogliere anche quello.
In una ciotola sbattere l’uovo con lo zucchero, aggiungere il cacao in polvere, il burro fuso (se del caso unito al cacao sciolto) i biscotti tritati ed un goccetto di liquore (per quello indirizzato ai bambini usate del succo di frutta)..
Con le mani impastare fino ad amalgamare tutti gli ingredienti in un impasto sodo (se fosse troppo duro aggiungete un goccio di latte). A questo punto se volete potete aggiungere anche la frutta secca che dovrete amalgamare bene con il tutto.
Finito di lavorare gli ingredienti e formate un salsicciotto tipo forma di salame e mettetelo a riposare in frigo per almeno 2/3 ore.
Quando sarà ben solidificato cospargete di zucchero a velo e servite a fette.