La guerra, sprofondo massimo dell’abisso umano ci sta almeno insegnando seppur a furor di morti e distruzioni l’importanza fondamentale dei #GIORNALISTI per costruire, mantenere e puntellare la #LIBERTÀ: ti dicono quel che succede laddove il tuo sguardo non arriva vigilando; degli #SCRITTORI, gli #STORICI e i #SAGGISTI: ti fanno comprendere come da un punto X si è giunti al punto Y e come poter arrivare al punto Z al top delle possibilità.

La propaganda, di contro è una tattica scientifica di comunicazione che sul piano politico e militare ha rilevanza fondamentale nel contesto di strategie di natura competitiva in ogni campo.

Si differenzia dall’informazione in quanto non è obiettiva nè vuole esserlo: essa non mira infatti a rendere consapevoli e quindi liberi di scegliere decidendo con cognizione, ma al contrario condiziona il pensiero e soprattutto l’azione delle masse ingenue e incolte o comunque più deboli che così indirizza facilmente a proprio unico ed esclusivo vantaggio.

Va da sé che riconoscere la differenza prendendo atto della dicotomia tra questi diversi, opposti e speculari modi di fare informazione: uno per creare coscienze e l’altro per cancellarle e appiattirle è un piccolo ma doveroso quanto necessario passo in avanti per indirizzare e favorire il progresso e l’evoluzione sia sul piano personale che collettivo.

#STOPWARNOW

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