Muffin, dolcetti deliziosi, monoporzione, di forma rotonda con la cima a forma di calotta semisferica, ottimi per la colazione, la merenda o un momento di dolcezza o, perché no, nella versione salata anche per un aperitivo. Chi di voi non ne ha mai mangiato uno?
Prima di darvi una ricetta per quelli dolci (ne esistono come detto prime tante varietà, dolci o salate, con cui potete sviluppare la vostra fantasia), vediamo come sono arrivati sulle nostre tavole.
Anche se si pensa che nacquero negli Stati Uniti sappiamo invece che il termine muffin comparve per la prima volta in Inghilterra.
Addirittura in Galles nel Medioevo i contadini mangiavano i “moofin”, ossia delle focaccine rotonde, lievitate e cotte su una piastra.
Dal Galles si svilupparono anche in Inghilterra, circa nel 1703, ed erano un alimento soprattutto per le classi povere che utilizzando i rimasugli del pane del giorno prima, dei biscotti e delle patate schiacciate formavano delle palline che venivano fritte.
Il fornaio di famiglia li cuoceva per la servitù ma la loro bontà arrivò ben presto all’orecchio dei padroni, e questo dolcetto simile, allora agli scones, diventò un must per l’ora del thè.
Anche in Francia troviamo un termine “muffin” ossia piccole torte che potrebbe essere all’origine di questi dolcetti.
Nel 1703, come detto prima, in piena epoca vittoriana, assunsero definitivamente il nome di muffin. Addirittura per le strade di Londra a quell’epoca si incontravano i muffin men che portavano i dolcetti in testa o in un vassoio attaccato al collo. Il loro arrivo era annunciato da una campanella e ce n’erano così tante in giro che nel 1840 venne emesso un Atto del Parlamento che ne vietò il loro suono.

Sempre nell’ 800 si svilupparono anche in America e cosi oggi abbiamo:
Muffin inglesi, più piatti con screpolature sulla superficie per effetto della cottura al forno;
Muffin americani, quelli più noti a noi, cotti in stampini monoporzione, più dolce e lievitato.

Addirittura in America 3 stati hanno identificato il loro muffin ufficiale: in Minnesota quello ai mirtilli, nel Massachusetts al mais ed a New York quello alle mele.

La regola d’oro per la preparazione di questi dolcetti è mescolare le polveri ed i liquidi separatamente tra loro e poi vanno amalgamati insieme lentamente e non per troppo tempo.

MUFFIN ALLO YOGURTH E MIRTILLI
Ingredienti

220 gr di farina
120 gr di yogurt bianco

2 uova medie

90 gr di zucchero

1 bustina di lievito

7 cucchiai di olio di oliva

260 gr di mirtilli

scorza grattugiata di un limone

zucchero a velo per decorare

Procedimento
Montare le uova con lo zucchero ed aggiungete la scorza del limone, un pizzico di sale ed i cucchiai di olio. Nel frattempo avrete mescolato la farina con il lievito che andrete ad aggiungere all’impasto con le uova. Da ultimi aggiungete i mirtilli mescolando delicatamente.
Trasferite l’impasto negli appositi stampini monoporzione riempiendoli per tre quarti ed infornate a 170° per circa 25 minuti. Sfornate, fateli raffreddare e prima di servirli spolverizzate con zucchero a velo.
P.S potete sostituire ai mirtilli le gocce di cioccolato.

Sapete che in onore ai Muffin men fu scritta persino una canzoncina? Beh, direi che ora che avete fatto la sua conoscenza… potremmo concludere intonando tutti le strofe di questo gingle:

Do [or “Oh, do”] you know the muffin man,
The muffin man, the muffin man,
Do you know the muffin man,
Who lives on Drury Lane?
Yes [or “Oh, yes”], I know the muffin man,
The muffin man, the muffin man,
Yes, I know the muffin man,
Who lives on Drury Lane.

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *