Vi avevo promesso una recensione su un libro del genere “pink” ed eccomi qui con “Qualcosa di buono” di Sveva Casati Modigliani, la signora del bestseller d’amore.
Un romanzo che conferma le caratteristiche dei libri della scrittrice, scorrevole, forse un po’ scontato, ma che cattura l’attenzione del lettore.
Per le ragazze amanti del genere consiglio comunque i libri di Anna Premoli, ambientati nei giorni nostri.
TRAMA
Tutto ha inizio con la lettura del testamento della Sig.ra Alessandra Pluda, nata Cavalli, condomina del palazzo di Via Consoli n.3, dove la protagonista Lula svolge le mansioni di portiera.
Le disposizioni testamentarie lasciano sconvolti il marito ed i figli della Sig.ra Pluda, in quanto il ricavato della vendita della collezione di quadri sul tema del cibo è stato investito in polizze vita il cui beneficiario sarà Lula ringraziandola “per le merende di mezzanotte”.
Ludovica, alias Lula, resta sconvolta da questa notizia, in quanto non riesce a capire il vero motivo del lascito.
La sua vita non è stata molto fortunata, ha trovato per caso questo lavoro di portineria e grazie alla sua intelligenza, sensibilità e generosità si è fatta benvolere da tutti.
Il condominio con tutti i suoi abitanti, le loro storie e traversie fa da sfondo a questa storia che si snoda in capitoli che richiamano leccornie alimentari, come l’aspic ai frutti di bosco, la crema inglese, il risotto giallo e così via (non vi svelerò comunque il perché).
Cosa può avere spinto la ricca signora a lasciarle questa fortuna? Leggete e scoprirete il mistero.
PERSONAGGI
Lula o meglio Ludovica Magnasco è la protagonista principale di questo libro. Una ragazza di 29 anni, figlia unica di mamma single, dai capelli rossi, di animo gentile ben disposta verso il prossimo, intelligente ed amante della cucina, passione ereditata dalla mamma.
Non molto fortunata nei primi anni della sua vita ma le sue doti caratteriali la aiutano a gestire un’umanità varia, rappresentata dai condomini, le cui vicissitudini riflettono le problematiche della vita quotidiana.
La sua generosità sarà alla fine premiata trovando l’amore e la ricchezza, che le consentirà di realizzare i suoi sogni.
Gli altri personaggi importanti sono la signora Alessandra Cavalli Pluda ed il dottor Guido Montini, veterinario.
AUTORE
Sveva Casati Modigliani, milanesissima, che, come dice lei, è una delle poche milanesi che è lombarda e milanese fin dal medioevo.
Questo nome però è uno pseudonimo inventato dall’editore Tiziano Barbieri della Sperling & Kupfer, che cela l’identità di Bice Cairati, nata a Milano nel 1938, e del marito Nullo Cantaroni, venuto a mancare nel 2004, con il quale scrisse a quattro mani i primi tre romanzi.
Continuò comunque anche in seguito ad usare questo pseudonimo.
Da giovane collaborò con vari quotidiani, come La Notte ed il Milanese.
Nel 1980 cominciò a scrivere per conservare i ricordi della nonna Bice e del padre e nel 1981 pubblica il suo primo romanzo ”Anna dagli occhi verdi” .
Ad oggi ha venduto più di 12 milioni di copie ed ha scritto 36 libri tradotti in quasi una ventina di paesi. L’ultimo è L’amore fa miracoli, uscito proprio quest’anno.

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