Promozione letteraria.
“Chi ha letto questo mio terzo libro pubblicato nel 2020 da Albatros, prefazione di Barbara Alberti, sa che non sono un super eroe, ma una persona normalissima. Una persona che ha avuto esperienze singolari che ha affrontato con carattere, creatività e soprattutto con una marcata attitudine alla resilienza, frutto di necessità e non di virtù volontarie.
Chi lo ha letto, sa che altro non sono che il frutto, la conseguenza diretta delle mie battaglie civili, sociali, culturali e politiche e che non faccio un vanto di quel che ho fatto, tutt’altro. Infatti ho soltanto svolto il mio dovere umano e umanistico, raccontando e documentando per filo e segno, il transito mio e dei miei onoratissimi avi nella storia d’Italia tra il Novecento e l’alba per me gloriosa benché difficoltosa di questo duro inizio di millennio.
Quante persone, quanti scrittori che conosci o di cui hai sentito parlare, hanno salvato ad esempio un monumento storico dal degrado e l’hanno fatto risplendere e poi rendere noto al mondo intero che prima non sapeva nemmeno della sua esistenza?
E quanti che hanno impedito che un criminale nazista venisse celebrato e tumulato a Roma, città medaglia d’oro per la Resistenza? Quanti che hanno difeso gli ultimi dagli abusi e le strumentalizzazioni del potere, oltre che vittime incolpevoli del disinteresse istituzionale?
Quanti che hanno fatto brillare seppure ahi me e ahi lei per un tempo determinato, una intera città?
Quanti che hanno onorato le donne e gli amici, ma contestualmente anche i nemici dopo aver imparato a perdonarli?
E quanti ancora che hanno vissuto sulla loro pelle il compimento di alcune importanti profezie rivolte dal Signore al Suo popolo salvato e redento?
Quanti che hanno fatto edificare pur senza potere e patrimonio pubblico a disposizione presidi di legalità, biblioteche e scuole, piazze e strade, allestendo ponti e abbattendo muri soprattutto nelle periferie più difficili di Roma?
E ancora, quanti che hanno avuto la possibilità comunque doverosa di combattere e sconfiggere il male usando armi di bene e che di ricevere premi e gloria dal mondo se ne sbattono letteralmente, sinceramente gli zebedei?
Te lo dico io, senza aggiungere altri elementi per non toglierti la curiosità di approndire il mio testo: pochissimi, e uno tra questi eccolo qua davanti a te, pregi e difetti compresi di cui non mi vergogno nè mi cruccio: prendere o lasciare, siamo fatti cosi.
Leggimi e vedrai, e ti stupirai, rendendoti forse conto che i problemi, i drammi e le difficoltà non sono esclusivamente degli ostacoli insormontabili, ma vie più delle opportunità che possono essere, anzi che bisogna imparare a sfruttare al meglio per evolversi e lasciare una traccia sia concreta che luminosa nella storia, facendo del bene in questa vita!
Noi esseri umani, non scordarlo mai, siamo esseri divini creati per le altezze e non per le bassezze del mondo!”
Michela Tilli