Di recente alcuni miei amici hanno prodotto un esperimento sociale molto interessante che mi ha molto colpito. In estrema sintesi, hanno scritto una notizia appositamente inventata di sana pianta e l’hanno pubblicata su Facebook unitamente a una immagine relativa a un noto edificio annunciando la sua futura realizzazione nella città di Ostia.

Un esperimento arguto, sibillino e senz’altro riuscito che conferma scientificamente ciò che spesso noi di Sport12.it scriviamo sui nostri editoriali, avvalorando la teoria che l’enorme presenza di informazioni sui social non determina un incremento di maggiore conoscenza, ma al contrario, maggiore superficialità da parte di chi legge le notizie in maniera necessariamente troppo frettolosa da una parte e dall’altra una sopravvenuta incapacità di discernere le notizie vere dalle bufale.

Un dato interessante per gli studiosi, i sociologi e gli antropologi ma anche e forse ancora di più per noi giornalisti, quanto vieppiù assai allarmante per i fruitori di notizie.

La domanda del secolo è la seguente: chi ha tempo e voglia di documentarsi eccezion fatta per i professionisti dell’informazione?

No di certo chi è in cerca di notizie per tenersi informato.

Nel caso dei giornali e del web, lettori che si sentono garantiti dalla credibilità dei professionisti dell’informazione ma che nel contempo sono di fatto confusi dall’enormità di notizie che girano sui social.

Lettori che sono diventati senza colpa incapaci di saper distinguere i professionisti dai cosiddetti leoni da tastiera e gli imbroglioni dell’informazione.

L’aspetto più grave, direi letale tra tutti gli altri è che in mancanza di certezze in termini di diritto a una informazione seria e corretta, la democrazia è non solo a rischio, ma vieppiù impedita nel suo percorso di realizzazione.

A chi giova tutto ciò? Senz’altro a chi ha interesse nel manipolare sia la realtà che il pensiero della gente.

Ad ogni modo, questo è l’intervento pubblico rilasciato dagli autori, teso a spiegare bene il significato morale insito nel loro intelligente esperimento:

“L’opera architettonica che ho inserito volontariamente sul Giardino Paolo Orlando – creando sorpresa e indignazione – e che in due o tre persone hanno riconosciuto, è la Walt Disney Concert Hall di Frank Gehry che si trova a Los Angeles. Questo architetto ha risollevato le sorti turistiche e culturali di numerose città e cambiato le regole del design. Esorto tutti a vedere e capire le sue creazioni.
Il motivo che mi ha spinto a fare questo esperimento è stato quello di capire fino a che punto una notizia senza fondamento porti la gente a scrivere di tutto: offese, odio per le istituzioni,odio raziale, odio per il prossimo, odio per la cultura.
Il risultato è che chiunque può dirvi qualunque cosa, qualsiasi notizia e fake news, tanto solo l’1% approfondirà e saranno in pochissimi a capire che si tratta di una notizia non vera.
Non fermtevi alle prime due righe o alla foto di un articolo.
Approfondite e non fatevi prendere per i fondelli, perché è questa la nuova strategia per comprarsi il vostro consenso.”

Meditate gente, meditate! St.les

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