L’assoluto vuoto della morale e della dignità sta portando allo scempio della nostra società.
Assistiamo sempre di più a episodi di corruzione e malaffare e gravemente non ci scandalizziamo più di nulla dandoli per scontati. C’è addirittura chi li giustifica.
I valori, tramandati con orgoglio dalle trascorse generazioni, vengono infangati dalla corruzione costante e senza scrupoli definita “uno stile di vita”.
Da chi? Dai più furbi?
Sì esattamente loro, perché oggi se non dimostri di essere furbo allora sei uno “sfigato”; se anche tu non “approfitti” della situazione, qualunque essa sia, allora sei un “fessacchiotto”; se non ti intrufoli fra la gente che conta allora sei “nessuno” e se tieni a mente i valori dell’onestà e della dignità, sei un “fallito”, al limite ingenuo… se ti ribelli poi… sei “morto”!
L’omertoso vige per paura della ritorsione e silenzia il coraggio, nascondendosi dietro la scarsa protezione persino dalle istituzioni. Peccato che proprio come la corruzione, l’omertà reca danno all’onesto e in tal contesto la vittima passa facilmente per carnefice mentre la corruzione avanza come il cancro.
Siamo garantisti, certo, ma chi lo sa perchè, sempre coi carnefici e mai con le vittime!
Eccolo il vero male della società: la corruzione, quella che abusa del potere, sottomette con le sottili minacce e nel nome della furbizia ottiene indebitamente tutto ciò che è ritenuto impossibile da afferrare per presunta scarsa attività operosa.
La “scuola di pensiero del corrotto” è suggerita dalla potenza emanata e coinvolgente del “dio denaro” che con arroganza infinita compra tutto, persino la morale degli altri, contaminata sempre più dallo scarseggiare della dignità personale.
E infatti la parola d’ordine del periodo è quella di annullare la dignità come sentimento e regola di vita.
Guardiamo cosa sta accadendo ad esempio -non solo nella politica- (e chissà già da quanto tempo) anche in magistratura e fra le forze dell’ordine!
Tutte le istituzioni sono contaminate dallo “scambio” della corruzione adeguatamente “nascosta” e talvolta persino favorita da alcune leggi!
Cosa è rimasto di intoccabile e pulito?
I quattro carabinieri appena arrestati a Piacenza per presunta corruzione sono solo l’ultimo malo esempio di una lunga lista di nefandezze acclamate e mentre adesso, i componenti della “banda Bassotti” piangono lacrime di coccodrillo, cosa manifesta chi ha taciuto per omertà, rendendosi complice?
A scuola si inneggia contro il bullismo, la mafia, il razzismo, i femminicidi e la violenza in generale… E perchè contro la corruzione no? A che serve fare lunghi cortei se poi nessuno ha il coraggio del cambiamento e non lotta affinché esso avvenga? Sta bene a chi una simile società? Forse ai nostri figli?
Per spiegare a chiare lettere cosa avviene adottando uno stile di vita corrotto e privo di morale, basta descrivere senza “ritegno” la nostra società e raccontarla per ciò che è diventata!
Spieghiamo allora ai nostri ragazzi il aolore della dignità e insegnamogli la passione da investire per custodirla gelosamente in ognuno come essenza prioritaria e fondamentale, da ritenere all’altezza dei benefici di una società sana, quella da tramandare. Se non lo facciamo siamo di fatto complici in ciò che sta annientando dalle radici la nostra società civile.
Non diamo ai nostri ragazzi solo belle parole vuote da esempi!
Sostituiamo la viltà con il coraggio, sconfiggiamo l’omertà, anche nelle piccole cose e situazioni poco importanti perchè si comincia da quelle, ma soprattutto, impariamo a indignarci ancora e a ribellarci per non sottostare mai più al sistema dei “furbi”, quelli che beffeggiano le leggi e la moralità del singolo e sporcano ciò che toccano, consapevoli di farla “franca” poiché circondati da complici corrotti.
Il cancro avanza inesorabilmente e nessuno riesce a fermarlo perché così è stabilito dai “furbi” e mentre gli onesti rappresentano una scarsa minoranza da combattere, la società naufraga fra droga, prostituzione, corruzione e false ideologie e com’è allora possibile, tollerabile che nel caos di questa finta morale ci riteniamo ancora liberi?
Eppure ognuno di noi custodisce in sé il “vaccino” necessario per arenare tale scempio alla “Sodoma e Gomorra” dei tempi moderni: si chiama onestà intellettuale e appartiene alle linee guida della moralità… quella sana che i nostri nonni e genitori ci avevano insegnato e ora stiamo tradendo!