Lei è Paola ha 15 anni quando approda al Liceo Scientifico, quello rinomato per programmazione e metodologia d’insegnamento oltretutto frequentato dai “ragazzi per bene”.
Paola, si è trasferita da poco dalla Calabria con i genitori e sente già la nostalgia del luogo natìo, soprattutto del mare.
È da sempre un’alunna studiosa e per il futuro ha chiari obiettivi, vuole diventare scienziata.
Nonostante la cordialità dimostrata ai nuovi compagni, Paola avverte la loro diffidenza fin da subito e durante l’anno scolastico viene spesso derisa per l’insolito accento, l’aspetto fisico un po’ paffuto e il modo di vestire definito “grezzo”.
Suo padre è un operaio e la madre è infermiera. Paola adora mangiare la pasta e le focacce preparate dalla madre, non fa sport: non ha mai tempo, non esce mai da casa e studia sempre.
Gli insegnanti sono soddisfatti dell’apprendimento della ragazzina e quotidianamente le rivolgono innumerevoli elogi; gratificazioni non gradite dai compagni che avvertono la bravura della nuova arrivata come una minaccia e pertanto iniziano a denigrarla con subdole accuse e falsità.
Danno pertanto vita a “piccoli scherzetti” ai danni della scuola per poi puntare il dito contro Paola.
Una volta fu persino accusata di aver rubato soldi alla compagna di banco complice del solito “branco”.
Paola ha paura della cattiveria dei suoi coetanei ma non cede al vittimismo, non reagisce mai con violenza verbale e mostra sempre indifferenza.
Per tutti è la “poverina” e nessuno la invita alle feste di compleanno e ancora meno viene resa partecipe alle riunioni extrascolastiche.
È semplicemente esclusa.
Alla fine delle lezioni giornaliere Paola è sempre la prima a varcare la porta della classe e fuori dal cancello della scuola corre fino alla fermata del tram con la paura di essere raggiunta dai compagni e aggredita con assurdi appellativi come già più volte avvenuto.
Neanche le ragazze si sottraggono a tale cattiveria anzi sembrano le più accanite. Una soprattutto, Milena, capobranco del gruppo delle “strafighe” la mette contro le altre, accusandola di portare sfortuna.
Paola rinuncia con dolore persino alle gite scolastiche e a malincuore reprime la curiosità per i luoghi che altresì potrebbe visitare con gli insegnanti se solo i compagni dimostrassero educazione e umanità.
Rampolli viziati, appartenenti a famiglie benestanti che non verrebbero mai puniti dalla scuola per timore della rivalsa dei “potenti” genitori.
Paola ha già capito come va il mondo e tace agli insegnanti e ai genitori la sofferenza subita ogni giorno a causa degli sguardi sprezzanti e le costanti offese di alcuni compagni mentre gli altri per carenza di coraggio e sani valori, preferiscono sottomettersi al “branco” per viltà.
Paola è sempre più stressata dalla loro maleducazione e nonostante il dimagrimento, l’inappetenza e i brufoli per il nervosismo non cede al vittimismo.
Si reputa una ragazza intelligente e coraggiosa e non teme il bullismo dei compagni di classe. Ha pena per la loro stupidità e sa che un giorno darà le meritate risposte a ognuno.
I genitori attribuiscono la tensione della figlia all’eccessivo studio e non sospettano ciò che in realtà subisce la figlia.
Ogni anno, Paola ottiene la borsa di studio e grazie al merito riconosciuto, alla chiusura della scuola, viene mandata in Francia e in Inghilterra per migliorare le lingue.
Lì è un altro mondo e tutt’altre esperienze. Paola è affascinata dalla cultura londinese e adora Parigi. Ogni volta ritorna da quei luoghi sempre più rigenerata nello spirito.
Le nefandezze dei compagni, mai cessate, neanche con l’avanzare dell’età, la fanno sentire “diversa” e adesso più che mai Paola si sente tale.
In attesa degli esami di maturità il fermento scolastico è notevole.
Il liceo, ogni anno, presenta con orgoglio i candidati eccellenti, quelli che otterranno il massimo della votazione finale.
Paola è una di loro, è pronta per affrontare gli esami e non ha paura.
Come auspicato dagli insegnanti, Paola ottiene dalla commissione il voto più alto e anche la lode. Il suo nome appare sul giornale della scuola e anche fra le pagine di un noto quotidiano.
Da allora sono trascorsi parecchi anni e ogni allievo della classe ha intrapreso scelte di vita diversa e forse è giunto alla consapevolezza di aver distrutto con la cattiveria il ricordo di ben cinque anni di vita scolastica a una compagna di classe.
Paola in occasione dei festeggiamenti per il centenario del liceo, riceve inaspettatamente l’invito per prenderne parte. Non sa ancora dei riconoscimenti assegnati durante la cerimonia agli ex allievi, quelli che con livore si sono poi distinti anche nella professione.
Combinazione, in quel periodo si trova in Italia per trascorrere con i genitori le vacanze natalizie. Convinta dalla madre, Paola decide di partecipare all’evento del liceo.
Rivedere i vecchi insegnanti le farebbe piacere nonostante i brutti ricordi associati agli ex compagni di classe.
Un gruppetto di persone di età diverse scambiano convenevoli fra loro, si abbracciano e si lodano mentre altri sono già seduti all’interno della sala ascoltano il discorso del preside. Paola non riconosce nessuno e inizia a provare lo stesso antico disagio.
Sgaiattola in un angolo della stanza e sta quasi pensando di andare via quando viene annunciata la premiazione a un ex allieva che, con grande merito, si sta distinguendo presso l’Agenzia Europea Spaziale.
Il preside pronuncia il nome e cerca il suo volto fra la folla. Un ex studente del rinomato liceo, seduto accanto a lei, la riconosce e la indica facendo cenno con la mano.
Il dirigente scolastico la saluta e la invita a prendere posto accanto a lui al cospetto della platea. La presenta con orgoglio e tutti applaudiscono, anche i vecchi compagni di classe e anche Milena che oramai “strafiga” non lo è più.
La donna imbarazzata arrossisce e timidamente avanza verso il centro del salone osservata da tutti. Stringe la mano al preside e ringrazia per la calorosa accoglienza. In quell’attimo il fotografo immortala la scena.
Paola è un importante ingegnere aerospaziale, lavora per l’Agenzia Europea ed è stata arruolata nel programma ESA per lo studio della missione umana su Marte.
Finalmente la “poverina” ha dato le sue risposte.