Non occorre essere dei chiaroveggenti per prevedere ciò che accadrà il prossimo autunno. Ciò che occorre è soltanto una innata o acquisita capacità di proiettare al futuro i segnali del presente, così come un bravo imprenditore al pari di un padre di famiglia responsabile sa bene fare per non trovarsi un giorno con le spalle al muro sorpreso dagli eventi. Anzi, con un piede nella fossa.
Chi mi conosce personalmente sa che sono un imprenditore che non compie mai il classico “passo più lungo della gamba”, ma che al contrario, non agisco mai d’impulso, essendo più portato a programmare che ad affidarmi al caso, alla fortuna e soprattutto alle chiacchiere di chicchessia, comprese quelle della politica.
Pragmatismo ed esperienza esigono piena cognizione di causa in ogni occasione e pertanto quel che sto per dire non è altro che ciò che accadrà nel nostro Paese a partire da Ottobre, massimo Novembre.
Prendete nota e si salvi chi può…
Le imprese che sono già in difficoltà, soprattutto le piccole e medie, non avranno soldi liquidi per fronteggiare il calo di affari unitamente ai costi della burocrazia e degli affitti dei locali, così come delle imposte e le tasse e quindi saranno costrette a chiudere o comunque a licenziare personale, a tagliare gli inventimenti e a trovare modi alternativi per provare a sopravvivere almeno per uno barra due anni. Va da sè che gli strozzini e la criminalità, organizzata e non, saranno avvantaggiati. Mentre le imprese che saranno capaci di ricollocarsi sul mercato, magari su mercati diversi e innovativi, potrebbero salvarsi. Le più grandi probabilmente riusciranno a sfangarla, ma nulla è scontato nemmeno per loro. I fallimenti e i suicidi degli imprenditori aumenteranno a dismisura.
Le famiglie già in difficoltà aggraveranno la propria condizione e soprattutto quelle più giovani, private di stipendi sicuri e impossibilitate ad aprire mutui subiranno più di tutti gli effetti sia del covid attuale che del suo drammatico ritorno che è lecito prevedere sarà alla massima potenza. Anche perchè, confondendolo con le influenze stagionali, sarà inevitabile andare incontro a un nuovo e lungo periodo di lockdown. Un periodo che sarà nero più della pece per tutti. Consiglierei pertanto di evitare di spendere dei soldi per vacanze, aperitivi o comunque sobbarcandosi di spese non necessarie e di prepararsi al peggio, risparmiando e mettendo da parte qualche soldarello che senz’altro potrà tornare assai utile. Separazioni, divorzi e violenze in famiglia aumenteranno.
La società civile piomberà nel caos, nella violenza e nella disperazione più cupa con la complicità della politica che da una parte non offrirà alcuna speranza nè via di salvezza, mentre dall’altra cavalcherà il dissenso e profonderà timori e paure ulteriori nella parte più debole del popolo: anziani, poveri e giovani, ossia quelli che voteranno per chi oggi si trova all’opposizione sia nelle regioni che nei comuni. Parimenti ciò potrebbe accadere anche al governo nazionale, qualora dovesse cadere in anticipo rispetto ai tempi insiti nella scadenza naturale del mandato. Inutile sottolineare che in questo caso, la situazione generale non potrà che peggiorare, data la inconsistenza sia dei dirigenti politici attuali del centrodestra che di un programma di ampio respiro alternativo ai programmi e ai progetti del governo attuale. Un centrodestra che ricordo a tutti ha già governato e fallito così come hanno fatto i governi di centrosinistra e quelli tecnici da oltre cinque lustri ad oggi, compresi i governi Conte e Conte-bis.
È chiaro come il sole che l’economia mondiale peggiorerà in quanto la politica internazionale farà il resto dei danni in aggiunta al virus e così, tutto il quadro, compresa la cornice, diventerà ancora più cupo e tetro, direi color grigio topo, di oggi: sic est!