Ammettiamolo: il “Covid19” ha avuto la capacità repentina di arrestare la corsa quotidiana di ognuno; ha interrotto progetti collaudati, speranze da sempre inseguite, mettendo persino a tacere l’arrogante onnipotenza di qualcuno, dedito più alla condizione “dell’ora e subito” che non ammette varianti neanche umane.
La potenza del virus è stata tale da destabilizzare gli animi e indurli al confronto attraverso un sentimento temuto, ritenuto sprezzante e sempre oltraggiato: la paura! 
Ed ecco le debolezze di ognuno risalire pian piano la china, superare la soglia della superficialità e cominciare a prendere forma in un silenzio inquietante.
Le domande alimentano i dubbi e generano sgomento e nell’assenza di risposte spaventano e annichiliscono.
La visione globale proietta adesso lo sguardo umano in un’unica direzione e gli errori commessi appaiono di colpo essere tanti…troppi!
L’ uomo “onnipotente” arrestato nella corsa infinita e irrefrenabile verso il successo, crogiola nella propria debolezza e diventa vittima dell’evento, preda di esso e costretto al confronto.
Serafica e composta come una nobildonna, la MORALE, attende il trionfo in scena per essere finalmente colta.
Essa vanta da sempre un linguaggio globale comprensibile a tutti. 
È superba e intransigente e dunque pretende la sottomissione del narcisista. È pura e urla giustizia! Si affida al rimorso per sciogliere gli animi inariditi e non ammette differenze .
Calpestata da falso ideologico e sprezzanti congetture risorge nel dolore degli inquieti e richiama alla scelta di contrapporsi al male.
La VOLONTÀ potente spinge la ragione e annulla gli ostacoli, lo sforzo alimenta l’obiettivo e il sogno diventa realtà universale…da vivere!

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