Mi viene spontaneo definire alcuni “Stati dell’Europa ” succubi di una, due nazioni che cercano di ottenere la supremazia del potere economico e decisionale erigendosi a ” leader” seppur tale atteggiamento viene astutamente celato da falso buonismo a scapito di “terre” più abbiette.
Non è un mistero che lo “Stato leader” pretende di avere l’ultima parola, in merito alla richiesta fatta dal nostro premier di accedere agli “eurobond” per fronteggiare l’emergenza “Covid19”. Proposta non avallata poiché ispirata da altro scopo, motivato dall’offerta di un prestito che, se accettato, porterebbe la nostra nazione alla caduta libera del fallimento economico.
Tassi da usurai proposti da egregie e astute menti, paragonabili ai falchi in attesa di preda. Machiavellici nel DNA da generazioni, non smentiscono mai la loro insaziabile sete di potere e pazientemente attendono “l’agonia” degli altri stati adoperandosi astutamente a contribuire ai loro già esistenti “malanni” .
Gli errori, l’ ingordigia e l’ incompetenza totale della nostra classe politica, ha permesso di arrestare la crescita del Paese inseguendosi fra loro, prima con sterili litigi, poi con subdoli accordi che hanno permesso alla politica di perdere valore e credibilità.
Affossati in un debito pubblico sempre più effimero quest’ultimo limita la tanto e sospirata crescita ai danni della comunità che affonda, ormai da anni, nel tormento dell’incertezza quotidiana lungi dall’intravedere segnali di ripresa.
Lo scenario appare dunque idilliaco per i “falchi” che nell’attesa sorniona, pregustano il fallimento della nostra nazione e pertanto dettano condizioni impossibili, ipotizzando già la nostra disfatta nello spreco di sorrisi ipocriti e finte strette di mano come le “pacche” ricevute sulle spalle mentre accogliamo e manteniamo i migranti fino al collasso.
La mediocrità umana dimostrata nell’averci messo a disposizione “qualche posto letto” nei loro ospedali , durante il picco lombardo del “coronavirus”, continua ad avere l’apparente sentore del finto buonismo e cela il reale controllo che genererà loro “tornaconto” a piano definito che, se non rigettato nell’immediato, a favore di aiuti più umani, il vero cuore dell’Europa classica, quella della creazione delle vere radici culturali, affondera’ inesorabilmente.