Nell’andata degli ottavi di Champions League tra Atletico Madrid e Liverpool, la banda Klopp non è riuscita a effettuare nemmeno un tiro in porta: è bastata la rete di Saul dopo 4 minuti a indirizzare la partita verso i Colchoneros. Ma quello che ha di più stupito (in realtà non troppo) è il solito atteggiamento della squadra di Diego Pablo Simeone, che ha reso celebre il suo mito del pullmann davanti alla porta.

Ma questa volta, gli inglesi del Livepool che in campionato stanno dominando senza aver mai perso e avendo pareggiato solo una volta, non hanno mai tirato in porta. Dunque il Cholismo ha colpito ancora. Con il suo calcio, le sue idee, la sua personalità: sempre uguale a se stesso, sistematicamente efficace. Sia chiaro, nulla di pregiudicato per il ritorno, dove il Liverpool può tranquillamente ribaltare l’Atletico ad Anfield, ma sicuramente la partita del Wanda può far riflettere entrambe le squadre.

Al ritorno ci si aspetta la stessa partita, con gli uomini di Klopp aggressivi e arrembanti contro i difendenti e audaci spagnoli. Questi ultimi sono in vantaggio, ma una squadra come i Reds è certamente in grado di ribaltare il risultato. La partita del Wanda è stata comunque piuttosto noiosa grazie alla squadra di casa, che si è difesa per 95 minuti senza concedere nulla, nonostante il 73% di possesso appannaggio dei Reds e i 723 passaggi contro 277.

Per i tifosi dell’Atletico, ogni partita ha il sapore di una “lenta tortura” con gli avversari sempre nella loro metà campo. Nel match contro il Liverpool però c’erano anche tantissimi assenti, tra tutti Joao Felix, Kieran Trippier ed Hector Herrera. Comunque Simeone ha impostato una partita pressoché totalmente difensiva dietro la linea della palla in attesa (o nella speranza) di colpire in contropiede. Simeone è stato aiutato anche dal pubblico, che lui ha incitato dal primo momento ad aiutare la sua squadra. Un vero e proprio dodicesimo uomo in campo.

Adesso viene il bello (o il brutto, in base a come la si pensa): il ritorno ad Anfield per Simeone dovrà essere diverso dall’ottavo dello scorso anno contro la Juventus di Max Allegri, capace di ribaltare a Torino il 2-0 al Wanda Metropolitano. Se possibile, questo Liverpool sembra oggettivamente più forte di quella Juventus, ecco quindi che eliminare la squadra di Klopp avrebbe il sapore dell’impresa vera e propria, ma questo lo vedremo tra qualche settimana.

Certo è che come la si veda, il gioco di Simeone è certamente in controtendenza rispetto ai fautori del tiki taka guardiolano. Del resto però è difficile dargli torto: quando non si può giocare bene, meglio giocare male e vincere. La storia dice che difficilmente le squadre spettacolari hanno dominato e vinto tutto. Lui ha vinto una Liga e ha giocato due finali di Champions, perse contro i più forti rivali di Madrid. Comunque vada, il Cholo resterà nella storia e farà ancora parlare di sè per molti anni.

Raffaele La Russa

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