La Redazione ha contattato in esclusiva Penelope Riboldi, calciatrice della Roma C.F per una intervista. Molti gli argomenti trattati, dalla sua lunga carriera ai suoi obiettivi, dalla Nazionale al movimento calcistico femminile.

Come è nata la Sua passione per il gioco del calcio?

La passione per il calcio è innata dentro di me, perchè non mi ricordo un episodio particolare, ma sono proprio nata con la passione del calcio; già quando ero piccolina prendevo a calci qualsiasi cosa, volevo sempre la palla e quindi è stata una passione nata così.

A quale calciatore di Serie A pensa di ispirarsi?

Ora potrei dire Sanchez, tornato nel nostro campionato, e nella squadra per cui tifo. Mi è sempre piaciuto sin dai tempi dell’Udinese dove era devastante. Un tempo lo ero anche io… ma come caratteristiche, velocità, dribbling, il fatto di essere ambidestro, mi ci fanno ritrovare. Potrei dire anche qualche terzino, visto che negli ultimi anni ho giocato in questo ruolo, rispetto che esterno di centrocampo.

Perché dopo una lunga esperienza ha scelto di accettare la Roma in serie B?

Per tanti motivi, non c’è una motivazione particolare ma più cose messe insieme: sicuramente il fatto di fare una esperienza nuova in una città come Roma, che mi mancava, dato che ho girato praticamente tutta l’Italia. Poi la voglia con cui la Roma mi ha voluta e alla fine ho accettato questa sfida anche per questioni personali e affettive.

Quali sono i suoi sogni più grandi? Pensa di aver realizzato i suoi obiettivi da calciatrice?

Io ho 33 anni e sono ormai a fine carriera, però sicuramente un sogno che ho è quello di vincere il campionato di Serie B o comunque aiutare la squadra a salire in Serie A. In carriera ho vinto uno scudetto, ho giocato in Nazionale, ho giocato la Champions ma sicuramente ho molti rimpianti per alcune scelte sbagliate e quindi diciamo che li ho realizzati a metà.

A luglio ha rilasciato una intervista dove hai dichiarato che: “È molto difficile fare la calciatrice in Italia”. Può spiegarci in breve perché?

E’ difficile per tanti motivi: sicuramente perchè non siamo a livelli del professionismo, non abbiamo le stesse tutele che hanno i maschi, siamo ancora discriminate; è vero anche che abbiamo fatto tanti passi avanti. Con questa frase mi riferivo di più al passato, perchè quando io ero giovane il calcio femminile non era come lo è adesso, ma era molto peggio. Di sacrifici io ne ho fatti tanti e adesso le più giovani ne raccoglieranno i frutti e sono ben contenta di questo, però mentalmente siamo ancora indietro rispetto ad altri paesi. Con l’entrata delle squadre maschili sicuramente il calcio femminile è migliorato molto, anche grazie a Sky ed è quindi migliorato molto.

Quale è l’obiettivo della vostra squadra quest’anno?

L’obiettivo è essere promossi in Serie A. Quali squadre vede favorite per arrivare in Serie A? Le favorite per arrivare in Serie A penso siano Napoli, Mozzecane, Roma e Ravenna. E’ un campionato molto equilibrato e questo inizio lo ha confermato.

Abbiamo assistito quest’anno al Mondiale Femminile, pensa che le nostre ragazze siano ancora molto indietro rispetto a corazzate come Usa o Olanda? Che cosa manca secondo lei?

Il Mondiale è stata una bellissima esperienza e non ci si aspettava così tanto seguito. E’ stato un successo e le ragazze si sono comportate benissimo, facendo un Mondiale superlativo, giocando con grinta, cattiveria e mostrando un buon gioco. Purtroppo siamo ancora indietro rispetto a Usa o altre squadre come l’Olanda, per una questione secondo me fisica. Loro si allenano tutti i giorni e lo fanno da professioniste, mentre noi no. Questa è la differenza sostanziale.

Anche in Champions League, le ragazze hanno fatto fatica e perso con risultati piuttosto netti, pensa che un giorno arriveremo anche noi a quei livelli?

In Champions si fa ancora più fatica. Fiorentina e Juventus hanno incontrato squadre molto forti, però è sempre una questione fisica. I nostri avversari sono professionisti da anni, quindi è difficile per noi colmare subito questo gap. Ci vorrà del tempo, ma ci potremo arrivare.

Quanti gol pensa di poter dare alla sua squadra?

Io sono venuta a Roma per fare l’esterno di centrocampo o la punta, ma ora il Mister mi sta provando come centrocampista. Sinceramente spero di fare gol, perchè negli ultimi anni ho giocato terzino e vorrei tornare a fare il mio ruolo e a fare gol. Ovviamente giocherei in ogni ruolo, e sono a disposizione del mister e della squadra, ma non nascondo che vorrei fare qualche gol e giocare nel mio ruolo preferito.

La vostra squadra si è rinforzata bene secondo Lei per affrontare al meglio questo campionato di B?

Ci siamo sicuramente rinforzati. La società ha fatto il massimo per allestire una squadra che lottasse per andare in Serie A. Siamo arrivate in tante, oltretutto in questo periodo arriveranno anche due straniere che sono di categoria superiore e ci potranno dare una grossa mano. La squadra è allestita per affrontare al meglio questa serie B e per togliersi delle soddisfazioni.

A cura di Raffaele La Russa

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