Domenica disastrosa un po’ su tutti i campi, con arbitri e Var che neanche rivedendo gli espiatori dubbi riescono a prendere la decisione corretta.
Ricostruiamo la giornata:
Torino, Juventus – Fiorentina 3-0
Due rigori, due volte al monitor, due gol sui tre segnati dai bianconeri.
Al 37’ destro di Pjanic di fronte all’area, colpisce Pezzella. Pasqua, al momento del tiro più arretrato sulla sinistra, sembra vedere solo il braccio destro, correttamente chiuso, del capitano viola. Ma il Var Calvarese lo manda al monitor dove le immagini mostrano che il braccio sinistro di Pezzella, colpito sul polso, è aperto in posizione innaturale. Pasqua a questo punto indica il dischetto per un rigore corretto.
Al 79’ però è ancora penalty per l’arbitro di Tivoli dopo il contatto tra Ceccherini e Bentancur che va giù in area dopo un contrasto col braccio iniziato a filo d’area. Interviene ancora il Var Calvarese che lo manda al monitor probabilmente dubbioso sull’entità del presunto fallo.
Pasqua però non ha ripensamenti e conferma un rigore che però lascia più di un dubbio. Doppia beffa per Ceccherini, anche ammonito per proteste dopo la review.
Atalanta-Genoa 2-2
L’arbitro Massa adotta un metro piuttosto largo fischiando molto poco per l’intera partita, ma non compie errori determinanti. Netto il rigore per il Genoa, deciso senza esitazioni, dopo l’intervento in area di Hateboer su Sturaro, così come puntuali sono le due ammonizioni che costano l’espulsione a Behrami (la prima su Pasalic, la seconda per un’entrata dura su Gosens).
Lazio – Spal 5-1
Quasi tutta di ordinaria gestione Lazio-Spal per Giua, anche se qui l’errore scappa al 43’ con Milinkovic apparentemente in ritardo su Floccari a centrocampo. Guardando le immagini infatti, resta il dubbio sull’ammonizione data al serbo perché tra lui e il capitano spallino non sembra esserci contatto.
Milan – Verona 1-1
Sorprende, in negativo, la prestazione dell’arbitro Chiffi in Milan-Verona. Una gestione, la sua, che vive di alti e bassi. Al 68’, dopo aver assegnato solo una punizione sul contrasto Amrabat-Castillejo, torna giustamente sui suoi passi una volta mandato al monitor dal Var Valeri: l’intervento a gamba alta dell’olandese sullo spagnolo merita il rosso diretto. All’85’ brutta entrata da dietro di Theo Hernandez su Pessina che non viene sanzionata con il secondo giallo. Ma al 91’ il cortocircuito è totale: Borini va giù in area dopo un contrasto di Calhanoglu. Il veronese non protesta, Chiffi giudica tutto regolare, il Var non interviene. Ma le immagini parlano chiaro: quello del turco è un pestone duro e deciso dentro l’area. E quello non dato dall’arbitro era un rigore per l’Hellas.
Lecce – Torino 4-0
A Lecce, arbitraggio quasi notarile di Rocchi. Nel senso che l’arbitro fiorentino non ha neanche un episodio difficile da giudicare in Lecce-Torino, limitandosi a dirigere la gara registrando ordinatamente quanto avviene. Oltre ai due gol annullati al Torino (al 45’ per fuorigioco di De Silvestri e a Berenguer nel recupero), saranno in totale sei i gialli assegnati dal direttore di gara. Delle sei ammonizioni date da Rocchi due sono per falli di mano (Aina e Lapadula), due sono per interventi pericolosi (Nkoulou su Lapadula e Meite su Majer). I due restanti sono uno per una sbracciata sul volto (Majer su Aina) e per una trattenuta (Deiola su Berenguer). Perché l’equilibrio è anche saper distinguere fra fallo e giallo.
UDINESE-INTER 0-2
In avvio di gara il primo errore quando al primo minuto Di Bello non applica la regola del vantaggio e interrompe un’azione dell’Udinese. Si scusa ma lo sbaglio tecnico resta. All’11’ dà giallo a Barella in ritardo da dietro su Lasagna e al 17’ ammonisce Stryger Larsen su Young, ma poi si perde per strada diversi falli, scatenando più volte le proteste delle due panchine. Al 54’ Okaka giù in area ma la caduta non sembra causata da un intervento falloso e sembra corretto non dare penalty. Al 70’ Musso esce in netto ritardo travolgendo Sanchez, il rigore è indiscutibile. Meno comprensibile la scelta di non punire il portiere bianconero con il giallo non valutando la chiara occasione da gol. All’87’ duello in area Brozovic-Jajalo vinto dall’interista che contrasta l’avversario con le braccia, Di Bello non dà rigore e la valutazione sembra corretta.
A cura di Raffaele La Russa