Da oggi la nostra rubrica si occuperà di fornire al lettore strumenti critici, potenzialmente in grado di entrare nella profondità delle derive della società nazionale in fortissima crisi di valori, identità e soprattutto slanci positivi per poter affrontare con piena cognizione di causa i cambiamenti radicali in atto di cui siamo chi più e chi meno caduti vittime.
Come “scozzesi in terra inglese”, ci sentiamo infatti una sorta di minoranza costretta per forza di cose a sottostare a regole e luoghi comuni che ci vengono imposti da una maggioranza che ci contrasta e avvilisce e poichè nessuno ci rappresenta in seno alle istituzioni abbiamo deciso di reagire in modo costruttivo promuovendo cultura e conoscenza.
Nel corso del tempo, ci siamo chiesti più volte come poter dare il nostro contributo e le risposte che abbiamo trovato ci inducono a continuare a utilizzare nostro giornale come veicolo utile per aprire un dialogo costruttivo a partire dal condividere analisi e riflessioni, considerazioni e sopratutto punti di vista che fino ad oggi sembrerebero impopolari ma non lo sono, o meglio ancora, in un Paese realmente civile non dovrebbero affatto esserlo.
Come scrivevamo quando abbiamo aperto la nostra rubrica vogliamo provare insieme a voi a mettere in piedi un vero e proprio movimento culturale avanguardista, non provocatorio e niente affatto mediatico, ma null’altro che pragmatico.
Un movimento culturale che vogliamo mettere a disposizione di sociologi, antropologi e studiosi, oltre che di voi lettori al fine di provare tutti insieme a fare un piccola ma grande rivoluzione sia nelle coscienze che da parte delle istituzioni che a nostro modo e col nostro lavoro vogliamo spronare, consigliare e dotare di strumenti.
Dopo aver affrontato fino ad oggi tematiche relative al contrasto alla violenza contro le donne e contro gli uomini, pubblicheremo ogni lunedì degli editoriali che più avanti andranno a comporre un saggio giornalistico che al momento opportuno pubblicheremo.
Un lavoro certosino che al momento opportuno sarà inoltrato nelle sedi istituzionali e associative più idonee alla produzione di studi e di nuove leggi che ci auguriamo possano venire incontro alle nostre comuni problematiche.
Il Paese ne ha bisogno, noi tutti insieme ai nostri figli e nipoti ne abbiamo bisogno.
GIUSEPPE SESTO