Questa settimana proseguiamo la nostra rubrica con un approfondimento importante riguardante i persorsi di uscita dalla violenza subita, un viatico fondamentale che si rivolge sia alle donne che agli uomini ed è in grado di fornire strumenti operativi di intervento.

L’uscita dalla violenza è un percorso difficile e lungo, che la donna intraprende tra mille difficoltà. Per questo è importante che la presa in carico sia basata su un approccio integrato e focalizzato sulla persona, in un contesto di sistemi di governance territoriale che coinvolga e attivi le reti locali.

Se il numero verde 1522 rappresenta la prima possibilità di aiuto per la donna, dove trovare una prima concreta risposta, strumenti e luoghi essenziali per l’uscita dalla violenza sono rappresentati dai centri antiviolenza e dalle case rifugio che aiutano la donna nelle situazioni di emergenza.

L’accoglienza della donna è mirata  e la vittima viene presa in carico secondo una metodologia di accoglienza consolidata che risponde ai bisogni della singola donna.

Al fianco dei servizi specializzati esistono però i servizi generali per le vittime di violenza, come i consultori, i pronto soccorso e i servizi sociali e sanitari, ma anche i luoghi preposti ad accogliere le denunce delle donne come ad esempio le stazioni dei carabinieri e i commissariati di polizia.

Oltre alla presa in carico delle donne è però importante lavorare anche sugli uomini maltrattanti, come citato dalla Convenzione di Istanbul, dunque elaborare programmi di prevenzione, recupero e trattamento. Anche in questo caso si tratta di programmi specifici sulla persona.

APPROFONDIMENTI

Violence against women – Victim support. Main Findings 2013 (Review of the implementation of the Beijing Platform for Action in the EU Member States, 2013)

FONTE: ISTAT

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