Presentata oggi nella Sala Giunta del CONI la seconda edizione de Roma Archery Trophy. Alla Fiera di Roma dal 13 al 15 dicembre sono attesi oltre 600 arcieri provenienti da 41 Paesi, in campo i migliori atleti del mondo con gli azzurri della Nazionale Olimpica e Paralimpica. In palio un montepremi di 35.000 Euro. Le sfide di domenica in diretta TV su Rai Sport.
Alla conferenza stampa di questa mattina hanno partecipato i massimi esponenti del mondo dello sport Nazionale e del tiro con l’arco.
LE DICHIARAZIONI DELLA PRESENTAZIONE
Il presidente del CONI, Giovanni Malagò – “Questo è un evento di dimensione mondiale e siamo felici che si svolga a Roma che è capitale d’Italia e dello sport. Sono contento poi perchè c’è un’azienda che gli dà il nome ed è importante che ci siano aziende interessate a investire in questo sport. Questa è una federazione alla quale sono molto affezionato, così come tutto il CONI per la storia di ieri, di oggi e domani. Pur essendo una Federazione particolare è un dato di fatto che l’appuntamento Olimpico rappresenta l’apice del quadriennio. La Federazione ci ha permesso di essere molto competitivi pur sapendo che in questo sport per pochi millimetri una gara può portare gloria o delusione. Vedo un Nespoli molto tirato e vorrei ricordare che Mauro è stato votato miglior atleta dei Giochi europei di Minsk. E ci tengo a ribadire che è stato votato tra gli atleti di tutte le discipline sportive. Quando lo hanno chiamato mi si è gonfiato il petto d’orgoglio. Ha ringraziato la federazione e il coni e credo che sia un’immagine bella e pulita del nostro mondo.
Mario Scarzella, presidente Fitarco e Vice Presidente World Archery – “World Archery ha deciso di annullare il campionato del mondo e le World Series prenderanno proprio il posto dei Mondiali Indoor. Avere ottenuto l’organizzazione di questa tappa di circuito in Italia e a Roma è già stato un successo. Questo giro del mondo indoor serve anche come preparazione dell’outdoor dei nostri azzurri guidati dal nuovo direttore tecnico Sante Spigarelli. La gara di Roma sarà valida come confronto, visto che ci saranno tutti i migliori”.
Ardingo Scarzella, Coordinatore World Archery Trophy – “Il circuito Internazionale ha colto la trasformazione che stava avvenendo in questo mondo, indirizzando l’attenzione al singolo atleta che già partecipava come atleta di club e sponsorizzato. Le tappe in totale sono 6 e Roma è già diventata la terza come grandezza: solamente Nimes e Las Vegas sono più avanti. Abbiamo scommesso sulla città di Roma e questo ha pagato, perché abbiamo puntato sulla bellezza della città, sul tempo libero e abbiamo stabilito il programma di gara proprio puntando su questo, perché i partecipanti potranno andare a visitare la Capitale. Come iscritti posso dire che abbiamo superato i 600 da 41 Paesi. Ci saranno sia i “turisti” del tiro con l’arco al fianco dei più grandi del mondo”.
Massimo Nardinocchi, rappresentante Comitato Oragnizzatore: “Intanto annunciamo che nel 2020 ci sarà anche la terza edizione. In uno sport considerato minore siamo riusciti ad organizzare una gara di massa con Title sponsor statunitense e il supporto dei Corpi armati dello stato per i trasporti da aeroporto al campo di gara e all’hotel di riferimento. L’approccio è aziendalistico affinchè gli sponsor possano crescere ma la nostra forza è il connubio nell’organizzazione tra Federazione e la struttura che organizza”.
Sante Spigarelli, Vicepresidente FITARCO e Coordinatore Tecnico Nazionale Olimpica – “Vogliamo portare avanti un concetto di sport completo che porti risultati, Mauro Nespoli è l’esempio lampante di ciò che predichiamo da tempo. Il nostro è uno sport dilettantistico, ma siamo messi bene sotto questo aspetto. Stiamo lavorando con 8 azzurri e 8 azzurre. Ci sono nuovi atleti promettenti che saranno al fianco delle vecchie glorie. Con un occhio a Tokyo 2020 ma guardando anche a Parigi 2024. Tra le ragazze sono tutte molto giovani: della vecchia guardia c’è Elena Tonetta le altre sono tutte cresciute dentro la Fitarco. Abbiamo uno staff tecnico di altissimo livello, conoscono il nostro mondo dall’interno e questo è un valore aggiunto, più di tanti titoli accademici. L’ obbiettivo adesso è la Qualificazione a squadre e in questo campo i nostri atleti hanno reso meglio che in altre occasioni. Il problema è la concorrenza e oltre 50 Nazioni sono in grado ormai di insidiare Nazionali dalla grande tradizione come la nostra. Ma noi lavoriamo con la coscienza e la consapevolezza di poter fare ciò che siamo capaci di fare. Stiamo lavorando bene, con entusiasmo e allargheremo le gare di valutazione per far capire qual è la strada verso le manifestazioni internazionali facendo ulteriori selezioni. Gli atleti hanno bisogno di obiettivi chiari, raggiungibili. Spero che quello che stiamo seminando abbia risonanza verso l’esterno, perché abbiamo bisogno di forze nuove per il futuro. Nella pianificazione che abbiamo fatto con gli azzurri abbiamo lasciato libertà ai professionisti di partecipare a questa competizione”
Mauro Nespoli, aviere olimpionico nominato questa estate dalla ANOC miglior atleta dei Giochi Europei di Minsk – “Dopo 5-6 anni che evitavo le competizioni indoor quest’anno faccio il ritorno al chiuso proprio con il Roma Archery Trophy. Innanzi tutto andava colmato un gap tecnico-tattico che mi distraeva e quest’anno invece per me è un’occasione per mettermi alla prova su competizioni importanti in anticipo rispetto alle passate stagioni e allo stesso tempo ci permette di tenere alta la pressione sui nostri avversari. Non siamo ancora qualificati con le squadre e già ad aprile cominceranno le gare di Coppa del Mondo. Ben venga l’occasione di tirare, pur a 18 metri, ma di fatto con un impegno dal punto di vista mentale notevole. Se a 70 metri ci si può permettere pochi errori ma qualche 9 è consentito a 18 metri questo ti preclude l’accesso proprio alle eliminatorie. La gara qui riproduce molto bene gli scontri eliminatori a scontro diretto. Oltre a Roma ho prenotato anche la tappa di Nimes. Non sono ancora sicuro di partecipare dipende dal risultato e dalla pianificazione. Se ottengo un risultato a Roma e a Nimes inserirò anche Las Vegas nelmio calendario gare”.
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TORNA IL ROMA ARCHERY TROPHY
Torna dal 13 al 15 dicembre al Padiglione 1 della Fiera di Roma il “Truball Axcel Roma Archery Trophy”. Per il secondo anno di fila la competizione internazionale è stata inserita nel calendario delle Indoor Archery World Series, il circuito delle gare al chiuso con premi in denaro fortemente voluto da World Archery. La tappa di Roma è la terza dopo quelle già disputate in Cina a Macau e in Lussemburgo a Strassen ed è l’ultima dell’anno in corso. Quelle che seguiranno si disputeranno a gennaio a Sydney, in Australia e a Nimes, in Francia, prima della finalissima negli USA a Las Vegas l’8 febbraio 2020. L’edizione 2019 dell’evento capitolino ha già superato i 500 iscritti dell’esordio: saranno 600 gli atleti in gara in arrivo da 41 Paesi. Le sfide vedranno impegnati i migliori arcieri del mondo e, tra questi, gli azzurri di tutte le divisioni previste: arco olimpico, compound, arco nudo e longbow.
FIERA DI ROMA – LA LOCATION DELL’EVENTO
Il Roma Archery Trophy ha trovato nella Fiera di Roma – partner tecnico del Comitato Organizzatore – la sua location ideale. In questa occasione l’evento sarà ospitato nel Padiglione 1 (Ingresso Est), il più grande dell’intero complesso.
Al suo interno verranno allestite due linee di tiro per un totale di 100 piazzole divise nella parte centrale dall’ampia zona dedicata agli stand commerciali e istituzionali. Scenario speciale per le Finali che verranno disputate su un campo dedicato con tribune per gli spettatori che potranno godersi lo spettacolo delle sfide per il podio da vicino.
Non solo arco nella tre giorni di Roma: nella zona stand è infatti prevista la presenza dei gruppi sportivi militari e civili (Aeronautica Militare, Marina Militare, Fiamme Azzurre e Fiamme Oro), oltre ad alcune iniziative di beneficenza e, nel corso della competizione, si svolgeranno nelle aule antistanti il campo anche dei seminari tecnici, uno tenuto dal coach della Nazionale Ilario Di Buò sull’alto agonismo e uno specifico sull’attività paralimpica, tenuto dal C.T. della Nazionale Para-Archery Guglielmo Fuchsova.
Sabato, a metà giornata, ci sarà anche un momento ludico sul campo delle finali, il “BigArchery Gladiator Shoot”. I fortunati estratti si sfideranno con un arco scuola per colpire la sagoma di un centurione romano, concorso aperto a tutti i presenti che mette in palio un binocolo Zeiss dal valore di oltre 600 euro.
IL PROGRAMMA DI GARA
Il programma prevede per venerdì 13 dicembre i tiri di allenamento aperti anche agli arcieri che non sono iscritti alla competizione, mentre sabato 14 si va sulla linea di tiro per scoccare le 60 frecce di qualifica a 18 metri, di ogni divisione.
Domenica 15 giornata clou con tutte le eliminatorie a scontri diretti, le sfide per i podi del turno secondario e, giocate in contemporanea, tutte le finali per il bronzo assoluto.
A partire dalle ore 14 spazio ai match per le medaglie d’oro con i longbow primi a scendere in campo seguiti dall’arco nudo, dal compound e infine dall’arco olimpico.
PREMI IN DENARO E MATERIALE TECNICO
La manifestazione prevede, come da regolamento World Archery, anche dei premi in denaro per i vincitori. Il montepremi complessivo è di 35.000 euro e comprende anche materiale tecnico messo a disposizione dai partner commerciali dell’evento.
SCENDONO IN CAMPO GLI AZZURRI
Tra i 600 partecipanti ci saranno alcuni dei più grandi arcieri del mondo. Confermata la presenza di tutta la Nazionale Olimpica che per l’occasione sospenderà il lavoro sulle lunghe distanze (70 metri) per tirare davanti al pubblico di casa in una gara indoor a 18 metri.
Saranno presenti i titolari dei mondiali estivi in Olanda, gli avieri Mauro Nespoli, Marco Galiazzo e David Pasqualucci, già campioni del mondo nel 2017, insieme a Vanessa Landi, Tatiana Andreoli, Lucilla Boari e tutti gli altri arcieri della Nazionale maggiore: Tanya Giada Giaccheri, Elena Tonetta, Chiara Rebagliati, Laura Baldelli e Karen Hervat tra le donne, Marco Morello, Michele Frangilli, Federico Musolesi, Alessandro Paoli e Yuri Belli tra gli uomini.
Da non dimenticare anche i giovani più talentuosi delle selezioni nazionali. Tra questi tutti i componenti della Scuola Federale di Cantalupa: Niccolò Lovo, Federico Fabrizzi, Simone Guerra, Aiko Rolando, Matteo Balsamo e Giulia Rossi.
Insieme a loro anche le stelle della Nazionale Para-Archery che, forti dei 7 pass paralimpici già acquisiti per Tokyo 2020, potranno sospendere gli allenamenti sulle lunghe distanze per concentrarsi su questa competizione al chiuso con la consapevolezza di giocarsela alla pari con tutti, come dimostrano i risultati degli ultimi Tricolori Targa, vinti dall’azzurra paralimpica Maria Andrea Virgilio.
La linea di tiro sarà tinta d’azzurro anche nella divisione compound con Sergio Pagni capofila della spedizione che, dopo il bronzo dello scorso anno a Roma, volò negli USA andando a vincere il prestigioso Vegas Shoot, la più grande kermesse arcieristica mondiale che anticipa la finale delle World Series.
Non mancheranno neanche i Nazionali delle divisioni arco nudo e longbow, normalmente abituati a destreggiarsi nelle specialità tiro di campagna e 3D, ma che sono stati inseriti nel programma della manifestazione attirando gli specialisti di tutto il mondo e l’attenzione degli organizzatori delle altre prove del circuito. Tra i protagonisti gli azzurri che lo scorso anno tornarono a casa con l’oro al collo: Cinzia Noziglia nell’arco nudo, Marco Pontremolesi e Iuana Bassi nel longbow.
A ROMA LE STELLE DELL’ARCO MONDIALE
A contendere le medaglie ai campioni della Nazionale ci saranno le più brillanti stelle dell’arco mondiale, compresi tutti i vincitori uscenti. Nell’arco olimpico il più atteso è lo statunitense Brady Ellison, n.1 del ranking, reduce da una stagione all’aperto in cui ha vinto praticamente tutto, mentre dal Canada è in arrivo Crispin Duenas, tre volte titolare alle Olimpiadi, vincitore lo scorso anno a Roma dopo la finale contro Ellison.
Al femminile fari puntati sulle sudcoreane Kang Chae Young e Kim Chaeyun, sulla campionessa uscente Kim Surin, oltre che sulla statunitense Kathuna Lorig.
Foltissima la schiera di campioni della divisione compound: confermata la presenza di Mike Schloesser, l’olandese soprannominato “Mr. Perfect” per i tanti record messi in fila in carriera. A Roma tornerà anche il numero uno del mondo e campione uscente Braden Gellenthien, statunitense come l’astro nascente Kristofer Schaff superato lo scorso anno da Pagni nella finalina, il fenomeno danese Stephan Hansen e altri mostri sacri della disciplina come Peter Elzinga, Martin Damsbo, Pierre Julienne Deloche, Sebastien Peineau e Domagoj Buden.
Al femminile attese sulla linea di tiro la statunitense e campionessa uscente Alexis Ruiz, numero uno del ranking a soli 20 anni, l’altra atleta a stelle e strisce Paige Pearce, la slovena Toja Ellison, moglie del campione a stelle e strisce, oltre alla sudcoreana So Chaewoon, la belga Sarah Prieels e la spagnola Andrea Marcos.
Tutto pronto per lo sbarco nella Capitale anche dei fuoriclasse di arco nudo e longbow con nomi di rilievo come Erik Johnson, John Dammer, David Garcia Fernandes e Lina Bjorklund, portacolori rispettivamente di USA, Spagna e Svezia.
IL ROMA ARCHERY TROPHY IN TV E SUI MEDIA
La seconda edizione della tappa italiana della Indoor World Series potrà essere seguita in tutto il mondo. Le finali saranno trasmesse in diretta streaming sul canale ufficiale Youtube di World Archery, reduce da un 2019 da record e sempre più punto di riferimento per gli appassionati.
In Italia la manifestazione sarà seguita dalla RAI che trasmetterà le finali in diretta TV dalle ore 16:15 alle 17:30 sul canale tematico RAI SPORT +HD.
Garantita anche la presenza di YouArco, pronto a trasmettere in diretta sul canale ufficiale di Youtube della FITARCO le fasi salienti dei due giorni di gara.
Ampia sarà ovviamente la copertura sui social (Facebook, Instagram, Twitter) e sui siti web del Comitato Organizzatore, della FITARCO e di World Archery.
LE INDOOR WORLD SERIES
La parata di Campioni arriverà a Roma per conquistare non solo le medaglie della tappa italiana del circuito ma anche per mettere in bacheca punti importanti per la classifica generale. Dopo Macao, tappa inaugurale, e Strassen, in Lussemburgo, le Series approderanno nella Capitale per il terzo appuntamento di classe “250” a cui seguirà l’evento di Sydney in programma dal 10 al 12 gennaio. Le due gare successive avranno invece valore “1000” con punti quindi preziosissimi in palio a Nimes, in Francia, dal 17 al 19 gennaio, e Las Vegas dove l’8 di febbraio, dopo l’atteso Vegas Shoot, si disputeranno le finali del circuito con in campo i migliori arcieri della classifica generale.
Guido Lo Giudice
Responsabile Comunicazione FITARCO