La Redazione ha contattato in esclusiva la calciatrice Camilla Menozzi del Sedriano (Campionato Eccellenza Femminile) per una breve intervista.
Queste le sue parole:
Come è nata la tua passione per il gioco del calcio?
È nata quando ero piccolina, prima di capire che sport mi piacesse praticare, ho provato altri mille sport – prima di decidere – e tutti non duravano più di due mesi perché poi mi stufavo.
In casa mia il calcio era come il pane, papà è sempre stato un allenatore, lo zio pure, quindi mi hanno trascinato con loro.
A quale calciatore di Serie A pensi di ispirarti?
Mi ispiro molto a Politano: non è un fenomeno, però quando entra ci mette sempre il suo e cerca di dare il tutto per tutto, nonostante la sua altezza, che molte volte lo penalizza!
Quanto può condizionare un infortunio così grave come il tuo (rottura del crociato)? Hai mai pensato di lasciare definitivamente il campo?
L’Infortunio che ho subito io è molto grave nel mondo dello sport, ma purtroppo al giorno d’oggi è molto frequente, e quindi oramai è diventato una passeggiata. I medici operano con molta frequenza una rottura di un crociato.
Ho avuto la fortuna di essere stata operata da un grande primario.
Pochi giorni dopo l’operazione, appena mi hanno dimesso dall’ospedale, ho pensato di mollare perché il dolore sovrastava tutto, ma poi piano piano andando avanti ho visto dei miglioramenti, e lì ho ripreso le forza per rialzarmi e voglia di tornare in campo a correre e gioire sul quel parto verde.
Oggi sono passati 6 mesi e 5 giorni, manca pochissimo: oramai siamo a gli sgoccioli e posso ritornare in campo.
Aspetto questo momento da tantissimi mesi.
Quali sono i tuoi sogni più grandi?
Impossibile che una calciatrice ti dia una risposta diversa, il sogno è quello di giocare in serie A e indossare la maglia azzurra.
Puoi spiegarci il tuo ruolo? Pensi sia quello giusto in campo o vorresti giocare in un ruolo che reputi più adatto alle tue caratteristiche?
Il mio ruolo preferito è l’esterno alto, a destra o sinistra è indifferente, lo sento più adatto a me.
Io mi reputo più adatta in questo ruolo per le caratteristiche che mi appartengono: in particolare due, la velocità e la potenza del tiro
Quale è l’obiettivo della vostra squadra quest’anno?
Un unico obbiettivo: vincere il campionato.
Abbiamo assistito quest’anno al Mondiale Femminile, pensi che le nostre ragazze siano ancora molto indietro rispetto a corazzate come Usa o Olanda? Che cosa manca secondo te?
Io credo che le nostre ragazze abbiano dimostrato carattere e determinazione. Hanno lottato con senso di squadra e senso di appartenenza, tutte unite verso l’obbiettivo.
Hanno dimostrato che nonostante fossero più arretrate rispetto alle altre nazioni si sono fatte valere.
Mancano le leggi sul professionismo.
Quanti gol pensi di poter dare alla tua squadra?
Non mi fisso mai quanti gol farò in una stagione, ma ogni anno cerco sempre di farne uno in più rispetto alla stagione precedente.
La vostra squadra si è rinforzata bene secondo te per affrontare al meglio questo campionato di Eccellenza?
Secondo me si, ci sono molte giovani ma talentose, dobbiamo lavorare tutte insieme alla stessa maniera per raggiungere un unico obbiettivo.
Hai lavorato anche nella Nike: come ti sei trovata? Pensi che sia una delle migliori marche sportive dell’era moderna?
Ho avuto la fortuna di collaborare con Nike, partecipare a qualche evento, e fare qualche shooting, sarebbe bellissimo poter continuare, credo che Nike sia il brand migliore per lo sport.
Usa materiali sempre rinnovati e ha un design eccezionale.
A cura di Raffaele La Russa