E se lo sport non fosse solo muscoli ma anche cuore e cervello? Orientando in modo giusto le emozioni e i pensieri le prestazioni, certamente, sarebbero migliori. Da una postura possono trapelare quali pensieri ci abitano, preoccupazioni, gioia o altro e qualcuno afferma ma se guardi in basso cerchi delle domande e se guardi in alto delle risposte.
Sapienza antica o fantasie? Per uno sportivo nulla è da sottovalutare perché proprio quella strategia potrebbe essere la chiave di volta per il successo. Il congresso nazionale di counseling dal 30 novembre al 1 dicembre a Roma presso l’hotel H10, giunto alla 16^ edizione, raduna importanti i membri del mondo della psicologia, docenti, medici ed esperti della mindfulness, per rispondere ed indagare su come l’uomo può funzionare meglio.
Un evento di due giorni ricco di incontri, dibattiti, laboratori, strumenti e tecniche per migliorare se stessi. Il meeting, da non perdere, apre lo sguardo per chi vuole avanzare verso la conoscenza di sé. E se l’uomo è fatto della stessa sostanza delle stelle, come ormai afferma la scienza, abbiamo ancora molto da scoprire, puntando gli occhi verso l’universo e cercando le infinite rispose a questo meraviglioso viaggio chiamato vita, puntando verso un destino più causale possibile. Lo sanno bene gli sportivi nulla può essere lasciato al caso: tutto concorre al raggiungimento dell’obiettivo finale.
Il “counseling e noi”, questo il titolo del congresso organizzato da S.I.Co. Società Italiana Counseling, non è solo un dibattito per gli addetti ai lavori, ma un invito aperto a tutti, per liberarci dalle paure, insicurezze e approdare ad una miglior consapevolezza e trasformazione dell’essere. Nella caverna di Platone l’uomo è vittima delle proprie credenze e convinzioni, non conosce la realtà se non quella nota, il congresso nazionale S.I.Co. vuole essere una finestra aperta verso quella realtà oggettiva, libera dalle tante sovrastrutture, fuori dalla zona di confort, alla ricerca del luogo della fioritura, di quel luogo dove l’uomo esprime il meglio di sé.
I temi trattati saranno numerosi dai problemi della sincronicità celebrale, dei problemi solving, della creatività e dello sviluppo sostenibile, alle indagini neuroscientifiche, della coscienza spirituale, formazione sulla didattica inclusiva per insegnanti, alla componente naturale e culturale del giudizio, la chiave del vero professionista, l’attenzione, come essere presenti, le emozioni, la gestalt, l’importanza del saper co-sentire.
Il mondo mai come oggi è affamato di consapevolezza, invece di riempire la mente di informazioni -lo sa bene lo sportivo, una mente più leggera, dà risultati migliori- miriamo in alto, utilizziamo tutti gli strumenti a disposizione per permettere al cervello di lavorare meglio. “Abbiamo pensato a due giornate di condivisione -chiosa la presidente della associazione S.I.Co. Società Italiana di Counseling Gigliola Crocetti- per far conoscere il counseling come uno congegno libero da sovrastrutture per utilizzarlo come stile di vita e anche in ambito professionale”. C.dv