“Siate uniti tra voi, non focalizzate l’attenzione su ciò che vi divide ma piuttosto su quello che vi unisce”. Quanta saggezza, quante chiavi di comprensione e slanci propositivi si possono trarre dagli insegnamenti da questa frase di San Paolo, Saulo di Tarsus?
Quanta forza potrebbero trarre le famiglie appena composte ma soprattutto quelle in crisi meditando la parola di Dio? E quante speranze apprendendo e sopratutto impegnandosi costantemente nel mettere in pratica la parola di verità, la parola di vita eterna qual è quella di Dio, l’unico e il vero Dio, l’unico essere che ci ama pure con i nostri difetti ed è sempre pronto a perdonare i nostri peccati, ossia tutto quello che ci allontana dalla luce, dalla vera pace?
Quanta educazione all’amore e alla positività riceviamo da Lui stesso per fare fronte ai problemi quotidiani e alla comune disperazione dal momento che ci esorta a reagire con costrutto e in maniera positiva alle chiacchiere sterili del mondo mortale?
Da un Dio che per bocca dei suoi profeti e santi ci invita a non farci prendere dallo sconforto e a non continuare vanamente e illusoriamente a seguire una strada cieca, una corrente che non sfocia in alcun mare se non nell’oceano della disperazione?
Un padre buono, lento all’ira e largo nella misericordia di giudizio, un Dio non vendicativo né rancoroso e omicida ma che al contrario degli uomini è sempre pronto a consigliare ogni figlio e figlia Sua per il nostro bene, e a consolarci, a insegnarci la retta via per conseguire e vivere una vita realmente serena perchè piena, ricolma del suo infinito amore che a nessuno che glielo abbia chiesto con tutto il cuore ha mai negato né tantomeno lesinato.
Un Dio che è amico dell’uomo sebbene le Sue vie non sono comprensibili nè simili alle nostre che ci esorta a unirci tra noi e non a dividerci diventando in tal modo più soli, deboli e impauriti. Gi.ses