Donne, donne.. No, non è arrivato l’arrotino, ma chi vi dice chiaramente come stanno le cose. Parliamo di “Codice rosso”? Della serie “la montagna ha partorito il consueto topolino”?

Tu, donna, denunci il tuo carnefice e chi dovrebbe fare le leggi e farle osservare per garantire in pieno i tuoi diritti ti lascia crepare piuttosto di proteggerti e metterti in sicurezza! Che vergogna, che squallore, quanta ipocrisia sotto questo cielo nero!

La politica ha fallito come sempre! Gli inquirenti pure!

A leggere questo articolo odierno che ho ripreso dal Televideo di Mediaset, sembrerebbe che la colpa sia tutta da addebitarsi alla povera Adriana Signorelli.

Essenzialmente una mentecatta che non si è trovata una “sistemazione alternativa”, come se lei stessa e tutte voi aveste una possibilità di scelta libera, indipendente e decontestualizzata dalla propria realtà quotidiana e oggettiva..

Com’è possibile non dire invece quello che ti ho detto io in premessa, ossia che lo Stato ha ancora una volta espresso e manifestato la sua totale inefficacia e inutilità riguardo fare passi in avanti sul piano civile e dei diritti?

E tu, donna, intanto continua pure ad andare vanamente nelle piazze! Insisti pure nel battere le mani ai fiancheggiatori (e soprattutto alle fiancheggiatrici istituzionalizzate) dei tuoi aguzzini!

Persisti nell’attendere che qualcun’altro o altra donna possa pensare a te senza predendere in mano sul serio la tua vita! Il consiglio che mi sento di darti è: entra in politica cara mia, entraci ma non per servire i tuoi capi o un qualunque partito!

Entra in politica per cambiare il mondo! Entra per far valere in prima persona i tuoi, i vostri diritti! La libertà, bada bene, consiste nell’essere liberi e non nel sentirsi dire di esserlo da altri! Memento. St.les

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