L’editoriale di Stefano Lesti

 

Su Sport12.it non parliamo di calcio, né di cronaca e gossip, preferiamo raccontare di cose belle e dare voce a chi a nostro parere ne ha avuta finora troppo poca pur meritando sul campo, su parecchi campi ogni considerazione e rispetto. Tuttavia, dopo l’ennesimo torto arbitrale ai danni della sportività prima ancora che contro la S.S.Lazio, una delle società sportive più antiche, onorate e vincenti dello sport nazionale e europeo, approfitterei per fare una riflessione.

In questo hub si sottolineano concetti e si da spazio ad approfondimenti e in virtù della nostra natura mi chiedo come si faccia ancora a credere e a parlare di valori sportivi nel calcio italiano? Come si fa a insegnare a un giovane a impegnarsi e sacrificarsi, a studiare, allenarsi e a rispettare regole e autorità quando il puzzo di marcio dovuto dai mali esempi che giungono dall’alto arrivano a offendere finanche gli angeli sui nembi?

Chissà cosa starà pensando il povero Astori da lassù, di fronte alla malattia comune di cui non solo il calcio ma quasi ogni cosa buona e positiva dell’Italia è oramai caduta vittima?

Quel che penso io, o meglio la mia utopia, è che vorrei vedere il prima possibile una rivoluzione gentile, alle rose, attraverso un ricambio generazionale magari tramite atti di vero onore quale ritengo essere ad esempio la presentazione di dimissioni di massa da parte di tutti i dirigenti e dei pubblici e privati amministratori che in ogni ambito sia sportivo che sociale ci hanno portati a questo scempio a cui assistiamo ogni santo giorno.

Vorrei vedere lontano da posti di potere tutti i responsabili e i fiancheggiatori di questo stato di totale scatafascio in cui siamo piombati e in cui ci siamo ripiegati come Paese già da diversi anni, da quando i profitti sono stati posti al primo posto su tutto il resto, salvo poi nel tempo fagocitarlo prima di gettare al fuoco le risorse, i valori e tutto ciò che prima ci faceva meritare il rispetto e l’affetto da parte del mondo intero. Da uomo di sport fedele ai valori di Olimpia ma anche come cittadino italiano mi sembrerebbe il minimo. Chiedo troppo?

 

 

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