Losanna, Svizzera. IL Cio ha appena assegnato i Giochi Olimpici invernali a Milano-Cortina che ottenendo 47 voti contro 34 e un astenuto ha battuto la concorrenza svedese di Aare-Stoccolma.
L’Italia ospiterà dunque i Giochi invernali per la terza volta dopo Torino 2006 e Cortina 1956, ben settant’anni dopo l’ultima edizione che fu disputata nella “perla delle Dolomiti”.
Una gioia per tutto lo sport italiano che fa da maestro e da traino alla politica che di contro impedisce qualunque forma di sviluppo, limitandosi a forme di assistenzialismo e di masochismo che non sono affatto funzionali a far crescere e progredire il Paese.
Ma lo sport italiano -compatto e determinato come lo è stato oggi davanti ai membri del Cio- dimostra parimenti che una nuova economia può essere possibile sopratutto attraverso lo sport, che veicola e unisce mondi e realtà parallele permettendo di far arrivare e immettere in un circolo virtuoso finanziamenti, investimenti e quant’altro potrà apportare migliorie siano esse urbane e sociali, che in termini di trasporti, opportunità di lavoro e cultura dei territori nei quali allo sport si consente di lavorare per il progresso e per l’affermazione dei valori olimpici, fondati al contrario dei disvalori della politica su pace, fratellanza e rispetto sia per l’avversario che per se stessi.
Le ormai perdute Olimpiadi di Roma 2024 piangono in tal senso ancora lacrime amare, ma la gioia di oggi un po’ ce le ha fatte dimenticare. Sopratutto le avrà rese meno amare al presidente del Coni, Giovanni Malagò, al quale va senz’altro attribuita la gran parte del merito di questa bella odierna vittoria azzurra che ci ha reso una volta tanto molto fieri di essere italiani. St.les