Italia batte Bosnia-Erzegovina 2-1 in rimonta e il sogno continua. È stata una vittoria di carattere contro una Bosnia-Erzegovina tecnica e forte che nel primo tempo ha dimostrato tutta la sua classe e grinta. Un primo tempo in cui l’Italia, come ammesso dal Mancio nel post-partita, ha giocato un po’ troppo larga, lasciando il campo al centrocampo slavo che di gran classe e con Dzeko finalizzatore pressava i nostri in alto, pronto a ripartire in azioni fulminee che al 32mo del primo tempo hanno portato gli ospiti in vantaggio ad opera del centravanti dell’As Roma. Prima dello scadere rasoiata velenosa di Quagliarella a fil di palo abilmente neutralizzata dal portiere Sehic. Secondo tempo, altra gara. Chiesa subentra a Quagliarella e la difesa bosniaca viene travolta in velocità dagli attaccanti azzurri. Al 49mo il virtuoso Bernardeschi prova lo schema su calcio d’angolo: la palla arriva direttamente a Lorenzo Insigne che batte il portiere Sehic con una gran botta al volo di interno destro dal limite dell’area di rigore che s’insacca a cento chilometri orari all’angoletto alla destra del numero uno bosniaco, senz’altro il miglior giocatore avversario in campo. Un goal alla Mancini che davanti ai microfoni di Rai Sport ha esaltato anche lo stesso mister; uno che di segnature così belle se ne intende. La Bosnia-Erzegovina non sembra accusare il colpo e ricomincia a giocare, ma i nostri ormai sono diventati un fiume in piena pronto a distruggere ogni ostacolo. De Sciglio entra per sostituire Mancini leggermente infortunato al 66mo minuto e il gallo Belotti sostituisce Bernardeschi all’81mo. L’Italia spinge e gli slavi tengono botta. Degna di segnalazione una parata non facile da parte del solito Sehic che nega la gioia del vantaggio a Chiellini che di testa fa sussultare lo Juventus Stadium. La gara si avvia verso la conclusione quando allo scoccare dell’86mo minuto Insigne serve Verratti, l’ex compagno nel Pescara di Zeman con cui s’intende che è una meraviglia; il gioiellino del Psg stoppa a seguire con la punta del piede destro e di piatto mira l’angolo più lontano della porta avversaria: per Sehic nessuno scampo e azzurri meritatamente in vantaggio. Altri otto minuti di gioco in cui gli azzurri controllano e provano a colpire ancora in contropiede e finalmente arriva il triplice fischio. L’Italia imbattuta e a punteggio pieno, 12 dopo quattro gare, chiude il periodo pre-vacanziero davanti a Finlandia (9 punti tre dei quali conquistati stasera per 0-2 contro il Liechtenstein) e Armenia (6 punti dopo una vittoria corsara in terra di Grecia col risultato di 3-2). Chiudono la classifica attuale: Grecia a 4; Bosnia-Erzegovina a 4 e fanalino di coda il Liechtenstein ancora a zero. St.les