La Redazione ha contattato in esclusiva l’attaccante del San Marino Raffaella Barbieri per una intervista. Molti gli argomenti trattati, tra cui la Promozione in Serie B della sua squadra. Queste le sue parole…Ringraziamo Raffaella per essere nuovamente ai nostri microfoni. Ci eravamo lasciati prima di Natale dello scorso anno e ci aveva parlato con molto entusiasmo della sua scelta di andare al San Marino.
Questo suo entusiasmo è stato premiato visto che il San Marino è stato promosso in Serie B.
Che cosa ci può raccontare di questa grande gioia calcistica?E’ stata una gioia immensa vincere questo campionato e la scelta è stata giusta. Non mi pento ed è stato un grande campionato, combattuto e alla fine abbiamo vinto anche lo spareggio ai play off quindi penso che il dominio di questo campionato sia stato evidente.
C’è una partita in particolare che ricorda più delle altre?Per me la partita più importante è stata quella a Pontedera al ritorno, che perdevamo 1-0 e ho segnato la rete dell’1-1, poi perdevamo 2-1 e poi al 94′ ci hanno assegnato un rigore: io non ero rigorista, ma mi è stato affidato e abbiamo pareggiato.Quel punto è stato fondamentale e ci è voluto molto carattere. Sono contenta di aver segnato ed è la conclusione di un grande anno.
Nella sua carriera – ricordiamo che lei ha giocato nel Real Torino, nel San Bernardo Luserna, nell’Alessandria – c’è un gol che l’ha emozionata più di altri visto che lei ne ha segnati oltre 100?Il gol più importante è stato quello contro il Verona: perdevamo 1-0 contro una squadra che giocava la Champions e arrivava da risultati importanti e nei minuti di recupero ho segnato l’1-1 che ha significato la salvezza.Non me lo dimenticherò mai, sia perchè è stato importante a livello individuale, sia per la mia squadra.
Al San Marino c’è un progetto importante: obiettivo arrivare subito in Serie A? Siete già attrezzate per questo obiettivo oppure per questo nuovo campionato l’obiettivo sarà una salvezza tranquilla per fare le cose con più calma?La Federazione ha un progetto ambizioso. Siamo una Federazione e non una società. Abbiamo la possibilità di avere maggiori mezzi. Sabato verremo omaggiate dai Capi Reggenti di San Marino, per cui è un grande esempio di sportività.I progetti sono ambiziosi, noi faremo un grande campionato in serie B e poi se sarà un campionato normale o una promozione non lo so, ma i mezzi ci sono tutti.
Che rapporto si è creato nello spogliatoio del San Marino? Anche nel calcio femminile si vivono le stesse problematiche che sappiamo essere frequenti anche nel calcio maschile?A San Marino si è creato un bel gruppo, io ho vissuto fuori casa e il gruppo ci ha dato una grossa mano sia a livello personale che calcistico.I problemi non sono mancati. A dicembre eravamo seconde in classifica e nessuno si aspettava la nostra vittoria. Abbiamo creduto al progetto e i legami personali sono venuti prima di quelli calcistici.
Di recente abbiamo assistito all’esplosione del calcio femminile anche in Tv: l’Allianz di Torino e il Tardini di Parma stracolmi di gente per le sfide scudetto e coppa Italia Juventus- Fiorentina: è stata la volta buona secondo lei per sdoganare tanti pregiudizi sulle donne nel calcio o ancora c’è da fare tanto?Deve essere un inizio. Non saranno queste due partite che hai citato a cambiare le cose. Le cose devono cambiare dal basso a partire dalla Federazione. Speriamo che sia un punto di partenza e non di arrivo.Spero che in futuro tutte le partite siano giocate in stadi all’altezza, senza distinzione tra maschi e femmine.
Tra poco comincerà il mondiale di calcio femminile che vede ai nastri di partenza anche l’Italia: lei in passato ha fatto parte della squadra azzurra ma sappiamo che la,concorrenza sarà agguerrita visto che ci saranno le migliori nazionali del mondo che, purtroppo, sono anni luce lontane dal nostro calcio: come se la caveranno le nostre ragazze secondo lei?Sicuramente se la caveranno bene. Il Commissario Tecnico ha esperienza e darà un grande contributo. Ovviamente siamo indietro in confronto ad altre nazioni. Bisogna faticare, ma nei prossimi anni sono convinta che l’Italia si toglierà grosse soddisfazioni a livello personale e collettivo.
Lei ha 24 anni e ha giocato a calcio sin da piccola: fuori dal mondo del pallone come descriverebbe Raffaella Barbieri donna?Sono una persona molto ambiziosa e determinata, a tratti anche fragile. Quando mi pongo un obiettivo, cerco di raggiungerlo in tutti i modi, per cui la persona che sono fuori dal campo cerco di trasmetterla anche dentro al campo.
La rivedremo in Serie A con la maglia del San Marino o pensa di poter coltivare qualche sogno più ambizioso con un’altra maglia più prestigiosa?Per ora è giusto che io mi goda con le mie compagne questo traguardo e poi il prossimo anno si vedrà. Sicuramente sarà un anno molto particolare il prossimo.Non posso fare altro che ringraziare la San Marino Academy che quest’anno mi ha dato una grande mano. Siamo una delle migliori squadre in Italia.
C’è un attaccante alla quale si ispira?Ambisco molto ad assomigliare a Tevez, che cerca di avere sempre la palla tra i piedi. E’ un giocatore che dà un grande contributo alla squadra anche in fase difensiva. Io mi rivedo molto in lui.
Si sente di segnalarci qualche ragazza emergente di cui sentiremo presto parlare?Le ragazze che ho incontrato sono molte brave. Sicuramente una di queste è Priscilla Del Prete del Pontedera perchè è la ragazza con più esperienza che ho incontrato in questo percorso.
Come giudica questo campionato di Serie A con la vittoria della Juventus?A differenza del maschile, la lotta è stata combattuta e il campionato è stato interessante. Il calcio femminile ha dimostrato che non è una sola città ad aver dato segni di miglioramento, ma tante e questo è fondamentale.E’ stato un bel campionato.
C’è stata tanta differenza tra queste squadre che avevano il supporto delle grandi società e altre squadre che invece non ce l’avevano?Si, la differenza si è sentita. Le squadre più blasonate avevano sopratutto i fondi. Io spero che più avanti tutte le squadre possano avere gli stessi mezzi in modo da capire quali sono veramente le più forti in Italia.

Raffaele La Russa

fonte foto :www.fsgc.sm

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