Antonio Conte è al centro di voci di mercato che riguardano Roma, Inter, Milan e Juventus, ma chi sceglierà alla fine?
La telenovela Conte ogni giorno che passa ha una nuova puntata che sembra smentire quella precedente.”E’ ad un passo dalla Roma”, “Ha già firmato con il Milan”, “Convinto dal progetto di Marotta e Zhang all’Inter”: questa psicosi collettiva ha già il sapore di quei tormentoni estivi che accompagnano i mesi di luglio e agosto in pieno calciomercato.
Non è un mistero che Conte abbia parlato con le dirigenze di Roma e Inter, così come abbia ascoltato i progetti del Milan e aspetti di vedere cosa succederà a Torino dopo l’incontro tra Agnelli e Allegri; normale per un allenatore di questo calibro valutare tutte le possibilità e le proposte ricevute, e prendersi di conseguenza del tempo per scegliere la destinazione giusta dopo un anno di stop.
La realtà ad oggi dice però che l’Inter in panchina ha un allenatore di nome Luciano Spalletti, legato ai nerazzurri da altri due anni di contratto a 4 milioni netti e che sta portando la squadra alla seconda qualificazione consecutiva in Champions League: molto difficile per Suning sostenere economicamente gli ingaggi di Conte e un eventuale esonero di Spalletti nel rispetto del Fair Play Finanziario.
La Roma del traghettatore Claudio Ranieri al contrario difficilmente centrerà l’accesso in Champions con conseguente perdita di tutti gli introiti che hanno sempre costituito un toccasana per le casse societarie: i contatti con i giallorossi ci sono stati, il probabile arrivo di Petrachi come nuovo ds è un segnale ma bisognerà capire se i progetti proposti siano stati convincenti per il tecnico leccese.
Il Milan è in una situazione di classifica molto incerta, con Gattuso in bilico e difficilmente confermato a fine stagione, e legato ancor più della Roma ai paletti del Fair Play Finanziario.
Resta la Juventus, con il vincente e criticatissimo Allegri che riscuote poco consenso tra i tifosi ma grande stima (almeno a parole) dalla dirigenza bianconera: l’incontro a breve tra il tecnico e il presidente Agnelli potrebbe dare un segnale in questo senso ed eventualmente scatenare un effetto domino sulle panchine.
Conte dunque aspetta, osserva e ascolta, in attesa di scegliere il progetto più vicino alle sue ambizioni ancora più che alle sue richieste economiche, probabilmente sorridendo ad ogni prima pagina dei giornali in cui viene accostato ad una nuova squadra: il rientro in panchina è vicino, bisognerà solo aspettare qualche settimana.
Filippo D’Orazio