È bello intonare l’inno italiano. Ed è ancora più bello intonarlo per tre volte, com’è accaduto oggi nel Palazzetto dello Sport a Pordenone in occasione dell’EJU Kata Tournament, durante le premiazioni del Nage no kata per il primo posto di Matteo Martini e Alberto Gainelli, del Katame no kata vinto da Andrea Fregnan e Pietro Corcioni e del Kodokan goshin jutsu che ha registrato il successo di Marika Sato e Fabio Polo. Un risultato notevole per un’Italia che continua a valorizzare coppie nuove e giovani, e che ha ottenuto anche un secondo posto con Stefano Proietti-Alessandro Varazi nel Katame no kata e due terzi con Stefano Cesana-Tommaso Campanella (Nage) e Gianluca Dalla Valentina-Michele Capparella (Kodokan). E c’è stato spazio anche per la delusione per chi, giustamente ambizioso, non ha raggiunto il risultato sperato, Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (Kime) e Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ju no) per esempio, si sono classificati al quarto posto, ma hanno disputato la finale, mentre c’è chi alla finale non c’è nemmeno arrivato, ma senza comprendere quali sono stati gli errori che avrebbe commesso. “Ci stiamo impegnando in questo senso – ha detto Monica Piredda, presidente della commissione nazionale kata – è un dato di fatto che le valutazioni sono influenzate da diversi aspetti quali l’ordine delle esibizioni o la percezione dell’errore e della sua entità, ed in questo senso cerchiamo di portare l’attenzione delle nostre coppie e farle lavorare su degli aspetti tecnici sensibili, ma se la problematica, sempre che sia risolvibile, rimane aperta”. L’Italia, in ogni caso, è uscita molto bene dalla tappa pordenonese ed a testimoniarlo ci sono sei medaglie. “Disputare una gara internazionale fa sempre il suo effetto – ha detto Marika Sato d’oro nel Kodokan goshin jutsu – ma se ci aggiungiamo il fatto di disputarla in casa l’effetto è ancora più grande. Stiamo preparando gli Europei e questo risultato è un ottimo stimolo per proseguire nella giusta direzione”. “Anche oggi il risultato è arrivato – ha aggiunto uke Fabio Polo – anche se le distanze sono ancora da mettere a punto (un paio di colpi sono arrivati a segno). Vogliamo ringraziare il tutto Kuroki Tarcento ed in particolare il Presidente e Arbitro mondiale Giuliano Casco che, con estrema serietà, ci dedica il suo tempo”. “È stata una gara molto combattuta, con atleti di livello europeo – è stato il commento di Fregnan e Corcioni, oro nel Katame – Complimenti anche a tutte le altre coppie nel Katame no Kata, soprattutto ai nostri connazionali, gli attuali campioni europei, che hanno reso questa gara più spettacolare. Meraviglioso aver vinto ed esserci trovati un’altra volta sul gradino più alto a cantare l’inno nazionale. Un grazie all’organizzazione che si è impegnata nella realizzazione di questo importante appuntamento, utile in vista dei campionati europei di luglio alle Canarie e ai campionati mondiali di ottobre”. ”È una grande soddisfazione, questo risultato ci ripaga per i duri allenamenti e qualche risultato deludente di troppo. – hanno detto invece Gainelli e Martini, primi nel Nage – Dopo l’eliminatoria eravamo virtualmente quarti, ma in finale un’esecuzione migliore della precedente ci ha permesso di vincere la gara battendo i campioni europei under35 in carica. È un risultato che ci da grande carica per il resto della stagione con la speranza di replicare la prestazione anche nelle restanti gare e di poter dire la nostra ai campionati europei”. “Senza dubbio il livello dei partecipanti all’EJU Kata Tournament a Pordenone è stato alto – hanno detto Proietti e Varazi, argento nel Katame – Presenti i migliori esperti a livello europeo e mondiale che non hanno deluso le aspettative. Francia padrona del podio nel Kime no Kata come a Bruxelles mentre negli altri Kata podi divisi tra Italia, Germania, Francia e Svizzera. Per la Nazionale Italiana un ottimo banco di prova in vista degli europei di Gran Canaria a luglio”. “Siamo molto contenti del risultato – è stato il pensiero di Cesana-Campanella, bronzo nel Nage – ce la siamo giocata alla pari con i vice campioni del mondo (coppia francese) ad armi pari. Soprattutto sentiamo che il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi tempi sta dando i suoi frutti. Grazie anche alle preziose indicazioni dei raduni della nazionale”.
Nage no kata
1) Matteo Martini-Alberto Gainelli (Ita), 387,5; 2) Fabrice Cardia-Ludovic Germa (Fra), 387,5; 3) Stefano Cesana-Tommaso Campanella (Ita), 387,5; 4) Michael Zapf-Mathias Zapf (Ger), 384
Katame no kata
1) Andrea Fregnan-Pietro Corcioni (Ita), 409; 2) Stefano Proietti-Alessandro Varazi (Ita), 408; 3) Eloy Carlos Rodriguez Matysek-Vincent Emmanuel Toussaint (Fra), 390,5; 4) Nicolas Fourmaux-Jean Daniel Nguyen Van Loc (Fra), 390,5
Kodokan Goshin Jutsu
1) Marika Sato-Fabio Polo (Ita), 540; 2) Astrid Machulik-Marcus Nietner (Ger), 500,5; 3) Gianluca Dalla Valentina-Michele Capparella (Ita), 495,5; 4) Marion Billmeier-Juergen Billmeier (Ger), 492,5
Kime no kata
1) Michel Jeuffroy-Laurent Jeuffroy (Fra), 520,5; 2) Gregory Rieffel-Philippe Leger (Fra), 519,5; 3) Christophe Chantepy-Yann Vallos (Fra), 511,5; 4) Enrico Tommasi-Giulio Gainelli (Ita), 505,5
Ju no kata
1) Wolfgang Dax Romswinkel-Ursula Loosen (Ger), 429; 2) Zoran Grba-Sandra Ursicic (Cro), 4405,5; 3) Fabrice Beney-Laurence Jeanneret Berreux (Fra), 401; 4) Carlotta Franzina-Camilla Franzina (Ita), 392,5
Ufficio stampa Fijlkam