Ci risiamo! Ieri sera tutti i tifosi italiani hanno assistito per l’ennesima volta allo scandalo rappresentato dal Var. Dopo la mancata assegnazione all’As Roma di un calcio di rigore sacrosanto a pochi minuti dal termine dei tempi supplementari della gara contro il Porto appare evidente a tutti indistintamente che il marcio del calcio moderno non si sia affatto fermato, e che al contrario la tecnologia venga usata spesso e volentieri per indirizzare le partite.
Lo avevamo capito già l’anno scorso sia in campionato, con una S.S. Lazio gravemente penalizzata, che in Champions, con le gare di Juventus e Roma che parimenti hanno subito danni non da errori arbitrali, ma derivanti da un qualcosa di latente e nascosto che sfugge alla logica umana ma sopratutto avvilisce lo sport annientando i suoi valori.
Chi difende la Var a tutti i costi senza produrre i necessari cambiamenti dimostra dunque di essere in malafede! Che poi a livello europeo, dove le nostre squadre continuano a subire ingiustizie in tal senso, non siamo rispettati e tutelati dagli arbitri al pari delle altre squadre è un fatto oramai assodato quanto molto grave che senz’altro danneggia lo sport più della violenza dentro e fuori degli stadi.
Violenza che seppur ingiustificabile e da reprimere duramente non è altro che il frutto naturale di decisioni ignobili che ripeto avviliscono, annichiliscono il calcio che non è più un gioco, ma è stato trasformato in una piattaforma dove interessi economici, politici e criminali la fanno ormai da padrone. St.les
(Immagine Eurosport)