Si è chiuso un anno che ci ha
regalato grandi soddisfazioni, ma che ha portato con sé anche grandi
separazioni. E’ doveroso per me iniziare il discorso ricordando due grandi
personaggi del Judo che sono scomparsi alla vigilia delle festività natalizie:
Michele Monti, indimenticabile campione e figura molto amata per le sue qualità
non solo sportive, e Gianfranco Marchello apprezzato e stimato Coordinatore dei
presidenti di giuria e uomo di grande valore. Senza di loro la nostra famiglia
è un po’ meno grande, anche se il ricordo delle loro grandi capacità continuerà
ad accompagnare la nostra vita sportiva.
Tuttavia il 2018 è stato un anno molto positivo in termini di risultati
sportivi: l’eccellente risultato della nazionale di karate ai mondiali di
Madrid ci ha riempito di orgoglio e di grande entusiasmo per il difficile
percorso di qualificazione per Tokyo 2020. Per il karate è il primo passaggio
nell’agone olimpico e, dopo la lunga attesa, le aspettative e le speranze sono
giustamente alte. So che continuando sulla strada intrapresa, fatta di lavoro
serio e unità di intenti, sapremo affrontate la sfida che ci attende al varco.
Allo stesso modo considero entusiasmanti i risultati ottenuti nella lotta e nel
judo sia in ambito seniores che, soprattutto, in quello giovanile. La perfetta
macchina organizzativa degli europei di lotta messa in opera qui, nella nostra
casa dello sport di Ostia, ha avuto come grande riscontro gli eccellenti
risultati sportivi: mai sono state conquistate sette medaglie in una competizione
continentale juniores in questa disciplina.
A questo prestigioso traguardo ha fatto, successivamente, da contraltare il
mondiale juniores di judo, dove gli azzurri hanno collezionato tre medaglie,
tutte d’oro, nonché il secondo posto nel medagliere per nazioni. E’ un
traguardo prestigioso che ha amplificato gli ottimi risultati ottenuti ai
precedenti europei e che ha evidenziato come il lavoro impostato e portato
avanti nel tempo non può che avere esito positivo. Si è potuti giungere questo
successo grazie alla sinergia tra la Direzione Tecnica Nazionale, le Società e
i Gruppi Sportivi Militari che insieme hanno lavorato con cura, attenzione e
tanta passione. A loro va il mio ringraziamento. E allo stesso modo voglio
ringraziare le Commissioni Nazionali Attività Giovanili che, nelle tre
discipline, hanno raggiunto obiettivi altrettanto rimarchevoli. Soprattutto
voglio sottolineare come i nostri giovani rappresentano il nostro futuro
prossimo: sono atleti che dimostrano grande temperamento e ampie potenzialità,
che stanno crescendo e stanno nutrendo grandi speranze. Questi giovani già
fanno parte – e con orgoglio – del progetto Tokyo che è vanto non solo
federale, ma dello sport nazionale, portato ad esempio per il mondo sportivo
italiano anche da Presidente del CONI Giovanni Malagò.
Mi fa piacere ribadire che a questi risultati si arriva percorrendo un cammino
sinergico, contribuendo “ciascuno e tutti insieme, ad ogni livello di
responsabilità e d’impegno”, come amava ripetere il Presidente Matteo Pellicone.
La mia visuale non si è mai discostata da questo suo insegnamento anzi: con
l’accrescersi della mia esperienza come Presidente ho potuto constatare che è
solo camminando insieme che si raggiungono risultati. Ovviamente ciò non vuol
dire che non esistano momenti di confronto, a volte anche serrati, tra le
diverse “anime” della nostra grande famiglia. Ci sono e sono un elemento
vitale, che contribuisce alla nostra continua crescita.
Il nostro cammino federale si inserisce, tuttavia, nel percorso che tutto il
mondo sportivo italiano deve intraprendere: per il 16 gennaio prossimo sono
fissati gli “Stati Generali” dello Sport italiano, dal titolo esplicativo di
“CONI: futuro segnato e/o futuro sognato?”, per discutere insieme come
affrontare i prossimi cambiamenti che il Governo imprimerà al nostro mondo. Da
tempo il mondo sportivo nazionale aspettava e auspicava una sua riforma,
tuttavia più organica e complessiva di quanto al momento prospettato. Ciò
nonostante, in primis
come sportivi poi come parte fondamentale della Società, siamo pronti ad
affrontare costruttivamente e propositivamente anche questo nuovo cambiamento e
la realtà in divenire. Con la competenza e lo spirito di collaborazione che da
sempre caratterizza tutto il mondo sportivo.
In questo più ampio contesto si inserisce, quindi, anche la questione
dell’adeguamento dello Statuto Federale ai nuovi principi informatori del CONI.
Il nuovo clima politico sta complicando, inevitabilmente, anche questo percorso
per la continua evoluzione normativa. Ciò rende più articolati gli stessi nuovi
principi informatori e, conseguentemente, più complesso il lavoro del
Commissario ad acta
nominato dal CONI.
Tornando a una prospettiva più propriamente federale, mi fa piacere condividere
la mia soddisfazione per il Progetto Sport
at School del Karate, promosso dalla Fijlkam e cofinanziato
dall’Unione Europea nell’ambito del Progetto Erasmus che ha avuto recente
conclusione. E’ stato un lavoro importante i cui dati, presentati e valutati
presso il Centro Olimpico lo scorso dicembre, hanno
dato ottimi riscontri. Il nostro lavoro in ambito Erasmus non si ferma qui,
dato che saremo coinvolti come partner, sempre nel Karate, anche nel
progetto IKONS su sport e disabilità dell’Università degli Studi di Roma Foro
Italico. Ciò amplifica e ridonda le attività formative della nostra Scuola
Nazionale che, tra le tante attività, vedranno svolgersi nel 2019 i nuovi corsi
sperimentali per Educatore Sportivo Scolastico – di fondamentale importanza per
il raccordo tra Federazione e Scuola – e proseguire a grande richiesta i corsi
per preparatore atletico degli sport di combattimento.
Per ultimo, ma non per importanza, voglio rimarcare la continua evoluzione
della comunicazione federale improntata sempre più sull’interazione social. In tal senso
abbiamo presentato alla nostra utenza il nuovo sito federale che ha una nuova
veste grafica molto più accattivante ed interattiva nella parte video/social e
che, insieme ai siti web dei Comitati Regionali, svolge sempre più
capillarmente il ruolo di “testata giornalistica” informativa sulla nostra vita
sportiva. Sono già ampiamente seguiti i nostri canali social Facebook, Instagram, Youtube e Twitter che nel corso
dell’anno saranno ulteriormente arricchiti di contenuti interattivi che li
renderanno oltremodo appendibili per un pubblico sempre più ampio.
Abbiamo affrontato tanti argomenti in questa nostra “chiacchierata” che credo saranno di stimolo a tutti noi per il grande lavoro che ci aspetta in questo importante anno pre-olimpico. Concludo aggiungendo i migliori auguri per il “nostro” futuro, per l’anno appena iniziato e per i mesi a venire. Auguro a tutti noi che i nostri desideri siano il carburante che alimenterà la nostra voglia di fare e la nostra energia per affrontare le imminenti sfide del 2019.
Domenico Falcone