Di Stefano Lesti – Sminuire la presenza del whistleblowing (scorrettezze, corruzione e comportamenti illeciti) nello sport e negare la sua pratica spesso sistematica equivale a renderci un po’ tutti quanti complici attivi o passivi di un crimine che portando a ignorare il problema dunque lo legittima di conseguenza.

Parlarne, denunciarlo, combatterlo e prevenirlo in ogni modo e in ogni occasione è a nostro avviso il dovere primario sia nostro di mass media e persone di sport che di ogni società sportiva poichè bisogna garantire che lo sport e la sua stessa dignità siano sempre manifestati, espressi e praticati solamente attraverso l’esercizio di attività sane e pulite.

Attività fondate e svolte nel rispetto reciproco quanto composte da momenti di socializzazione, di confronto e di sfida esclusivamente all’insegna della gioia, della condivisione, del sudore e della fatica scandite dall’impegno quotidiano e responsabile.

Oltre che dalla determinazione e costanza del sacrificio che al contrario del whistleblowing così come del doping, che ad ogni modo equivale soltanto alla punta dell’iceberg fanno male e ti possono finanche uccidere sapendo che presto o tardi sacrifici e allenamenti ti ripagheranno di ogni sforzo profuso, e comunque se non in termini di risultati sopratutto di salute quanto di dignità e onore.

Ricorrere all’uso delle scorrettezze va infatti guardato come una sconfitta sia personale per ogni atleta o anche per semplici amatori che per una intera squadra, società e federazione sportiva.

Il whistleblowing praticato e/o non denunciato nello sport è palesemente soltanto un grande imbroglio e quindi va percepito, considerato e insegnato moralmente e eticamente in special modo ai giovani per quello che è: vale a dire una vera e propria truffa perchè vincere o comunque alterare le prestazioni al di là delle proprie potenzialità psicofisiche equivale a rubare la vittoria a chi si è invece comportato in maniera corretta e ha rispettato le regole.

STEFANO LESTI, RESPONSABILE COMUNICAZIONE S.S LAZIO BASEBALL 1949

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