Spesso ci chiediamo cosa differenzi la “semplice pratica sportiva” da quella finalizzata “all’alto livello agonistico”. A mio parere sono due le discriminanti che marcano i rispettivi ambiti e che orientano quindi verso l’una o l’altra direzione.La prima discriminante è il raggiungimento – attraverso un’adeguata metodologia di allenamento che esalti le capacità condizionali e tecnico tattiche – della massima prestazione o performance dell’atleta nell’ambito delle manifestazioni sportive in cui è coinvolto. Tale caratteristica è ovviamente propria dell’alto livello agonistico.

Il secondo punto di differenziazione è relativo all’individuazione del talento che – dotato delle fondamentali capacità coordinative specifiche e delle giuste fibre muscolari (lente o veloci) frutto della genetica – sappia interpretare al meglio la disciplina sportiva in cui si cimenta.

In pratica, affinché una palestra lavori sull’alto livello è necessario che l’insegnante finalizzi il suo intervento sui singoli frequentanti la palestra, evitando il lavoro “massificato” che, invece, si è soliti fare nella gestione di corsi aperti ai cosiddetti “amatori”. In altre parole, è fondamentale che il tecnico concentri le sue energie nella “ricerca del talento”.

Da circa due anni, la Federazione sta stimolando le società a lavorare con febbrile intensità proprio sull’alto livello agonistico, promuovendo una serie di strumenti propedeutici all’attuazione di tale filosofia.

I campus, l’implementazione dell’attività giovanile, i continui e consolidati investimenti sui Campionati Italiani di categoria e sui Tornei nazionali appositamente dedicati alle qualifiche schoolboys, junior e youth, sono la piena testimonianza di come la Federazione consideri prioritaria la ricerca del talento.

In tale ottica, a breve prenderanno il via specifici “collegiali regionali”, organizzati dalla Federazione, a cui saranno chiamati a partecipare tutti gli schoolboy tesserati presso il locale Comitato regionale e, in alcuni casi, anche dei Comitati limitrofi.

L’iniziativa ha lo scopo di individuare ed eventualmente selezionare quei talenti che abbiano le potenzialità per far parte della Rappresentativa Azzurra.

Non dobbiamo mai dimenticarci che il primo e più importante compito della Federazione, è quello di predisporre le basi per la crescita qualitativa del movimento ovvero di stimolare le società ed i tecnici all’individuazione e alla cura del talento che potrebbe diventare il campione del domani.

Gli ultimi, catastrofici eventi metereologici ci hanno dimostrato che la cosa più importante da fare – affinché l’albero non si abbatta – è curarne le radici non annaffiare le foglie.

Alla stessa maniera, la nobile arte richiede – per la sua sopravvivenza futura – la cura meticolosa della linfa che innerva poi tutto il movimento: “la rete di palestre ovvero di società che lavorano sull’alto livello agonistico e che individuano i talenti presenti ed i futuri campioni”.

IL V. Presidente Vicario

Dott. Flavio D’Ambrosi
Ufficio Comunicazione e Marketing
Federazione Pugilistica Italiana

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