Da mercoledì a domenica la Fiorentina è stata, suo malgrado, protagonista di due episodi da rigore dubbi che hanno fatto scatenare i detrattori della Var, nonché i tifosi viola, quelli dell’Inter e quelli dell’Atalanta in particolare.
Ricordiamo brevemente che a Milano, durante Inter -Fiorentina fu assegnato un rigore dubbio ai nerazzurri per un fallo di polpastrelli di Hugo e ieri è stato,assegnato,un rigore ai viola contro l’Atalanta per un dubbio fallo ai danni di Chiesa in caduta in area bergamasca.
Subito si è parlato di compensazione (Ad Percassi dell’Atalanta) ma così non è e proviamo a spiegare il perché.
Innanzi tutto, c’è rigore e rigore : il fallo o presunto tale di Vitor Hugo non può essere considerato da rigore per il semplice motivo che un tocco talmente impercettibile da sfuggire all’occhio umano con la palla che non cambia traiettoria (solo Spalletti, incredibilmente, ha vito questa cosa) non può mai essere considerato da rigore.
L’errore, in questo caso, è stato commesso dalla revisione fatta dagli arbitri al Var.
È ovvio che se si fermano le immagini televisive la palla si ferma sulla mano ma con questo giochetto allora diamo dieci rigori a partita… ma gli arbitri dovrebbero ben sapere che c’è un calcio giocato e un calcio televisivo e il calcio giocato è quello che va preservato.
A Firenze, invece, ieri l’errore è stato commesso da Doveri che non ha ritenuto di avvertire Valeri del tuffo di Chiesa.
Ma Valeri, che era a un metro dall’azione, era talmente sicuro di aver visto il fallo da rigore che non ha neanche ritenuto di far ricorso alla Var.
Chiaro che è un errore ma è ovviamente meno grave di quello di San Siro dove gli arbitri hanno rivisto gli episodi d hanno sbagliato.
Quello di Valeri, invece, è il classico vecchio errore dell’arbitro ma fra i due errori è certamente più accettabile rispetto a quello di Mazzoleni a San Siro.
La vera…verità è che l’uso della Var così non va bene: sarebbe meglio escludere l’arbitro dalla possibilità di farvi ricorso lasciandolo arbitrare serenamente e se poi errore commette deve essere corretto dai suoi ausiliari alle telecamere.
Altrimenti le polemiche non mancheranno mai.
Raffaele La Russa