Perchè raccontare la storia dello sport? A chi interessa tale argomento? Non è forse preferibile per un nuovo modesto giornale accodarsi umilmente e paraculescamente dietro tutti gli altri, che ben più potenti e ricchi di noi preferiscono spesso e volentieri dedicarsi al gossip e all’apparenza per tirare avanti: a quelle luci che di fatto mettono in ombra tutto il lavoro e i sacrifici fatti nel corso dei secoli da milioni di persone?!
Ed ecco il punto: la stessa storia dello sport si forma su di un mondo composto da più mondi a volte simili e a volte no che insieme collaborano intersecandosi tra loro, richiamando a fare noi di oggi altrettanto onorando in tal modo lo sport, ossia tutti: gli atleti, i dirigenti, gli appassionati e i tifosi che sono e di fatto ci dovrebbero far sentire tutti e ciascuno parte unica del medesimo corpo, un corpo non solo odierno e attuale ma contestualmente vivo e dinamico in ogni tempo fin dai suoi albori!
Prima di te e di me, al nostro posto c’è stato qualcun’altro che nel corso della storia dell’umanità ha provocato volendo o inconsapevolmente un progresso sulla cui diciamo sommità attuale ci siamo ritrovati noi di oggi.
Cosa fare dunque? Rimanere comodamente seduti come si suol dire sugli allori vinti da altri, oppure provare anche noi a lasciare una traccia in tal senso, se non proprio vincendo, partecipando alla storia direttamente, chi come contadino e costruttore, e chi come -diciamo- temporaneo affittuario privilegiato ma ahi noi imborghesito, dunque divenuto ormai passivo?
Cosa fare, continuare così alla deriva per tirare a campare di rendita fino a quando il bene altrettanto prezioso dell’acqua qual è lo sport venga consumato, oppure provare a fare qualcosa di alternativo e sopratutto virtuoso? Non è forse meglio edificare e piantare qualcosa di propositivo sulle fondamenta, più spesso sulle rovine preesistenti?
Noi, nel nostro piccolo, proviamo a diffondere cultura, cultura sportiva, ossia un messaggio, un saggio insegnamento di vita improntata sulla pace, sullo scontro e l’incontro rispettoso e leale, ma ancor di più cadenzato e regolamentato in base ai valori umanistici che sono propri dello sport, valori eterni che affermano che siamo tutti uguali e come tali dobbiamo finalmente imparare a sentirci e considerarci tutti quanti!
Proviamo allora a creare conoscenza e identità, a partire dal raccontare la nascita e lo sviluppo nell’espressione di tali valori che trionfarono nella nascita delle discipline. Facciamolo parlando delle gesta esaltanti e di contro di disperazione che lo sport lo hanno fatto giungere a noi col sudore, con le lacrime di tanti atleti e il pensiero e il lavoro di altra bella gente.
Si, di tanta bellissima gente a volte sconosciuta che ha fatto del bene all’umanità intera: dirigenti, tecnici e tutto il microcosmo che dello sport e della sua storia esaltante e meravigliosa compone parte silenziosa e in ombra benchè fondamentale a cui noi ci sentiamo di dover rendere onore per primi con questa rubrica. Buona lettura
Giuseppe Sesto, direttore editoriale Sport12.it
Stefano Lesti, direttore responsabile
IMMAGINE: Giuseppe Sesto e Stefano Lesti WWW.SSLAZIOBASEBALL.COM