Oro per Mara Navarria che sale sul tetto del Mondo nella spada femminile.
Straordinaria la giornata dell’azzurra che, giunta al Mondiale da numero 1 del ranking, conquista anche la Coppa del Mondo di specialità.

Le lacrime di Mara Navarria sul podio arrivano a compendio di una stagione individuale in cui ha vinto due delle sette gare del calendario internazionale (a Tallin ed a Budapest), oltre al secondo posto ottenuto al Grand Prix di Doha.

Una maturità tecnica ed una sagacia tattica mostrata anche sulle pedane di Wuxi, in una eccezionale cornice di pubblico.
La friulana dell’Esercito, classe 1985, sciorina la sua classe anche in finale contro la romena Ana Maria Popescu, che in terra cinese si era laureata vicecampionessa olimpica a Pechino2008.
Dopo il primo parziale negativo, Mara Navarria riagguanta il punteggio ed allunga nel finale, sino al definitivo 13-9 che la proiettà sulla vetta del podio iridato.

Era una promessa che avevo fatto al mio ex maestro Oleg Pouzanov e lui da lassù so che sta sorridendo – dice a caldo la neo campionessa del Mondo -. Questa medaglia non è solo mia. E’ di mio marito (Andrea Lo Coco, ndr) e di mio figlio Samuele, cosi come del mio maestro Roberto Cirillo e dello staff della Nazionale, la mia seconda famiglia. E’ di tutti coloro che lavorano con me. E’ un cammino lungo ed adesso voglio godermi questa emozione fortissima. E’ il miglior regalo di compleanno che potessi augurarmi – continua Mara Navarria, che ha festeggiato 33 anni lo scorso 18 luglio -. Ora si pensa alla gara a squadre e poi a festeggiare a casa mia a Carlino con tutta la mia famiglia e con tutte le persone che salgono con me stasera sul podio“.

La spadista azzurra aveva staccato il pass per la finalissima dopo essersi aggiudicata la semifinale contro la svizzera Laura Staehli dominata sin dal primo istante e conclusa con il netto punteggio di 15-8.

In precedenza, aveva liberato il suo urlo di gioia per la certezza di occupare un gradino del podio al termine dell’assalto dei quarti di finale vinto per 15-9 contro la campionessa europea 2018, l’estone Katrina Lehis.

All’esordio di giornata aveva superato per 15-9 l’ungherese Anna Kun, proseguendo poi col successo per 15-11 sulla francese Auriane Mallo, per poi fermare la statunitense Katharine Holmes col punteggio di 15-9.

Si erano fermate invece nel tabellone delle 32 sia Rossella Fiamingo che Giulia Rizzi. La prima, dopo aver sconfitto la spagnola Sara Fernandez Calleja per 15-6, è stata superata 15-8 dalla romena Ana Maria Popescu in un remake del match che, agli Europei di Novi Sad, costò, anche in quel caso, l’eliminazione dell’azzurra.

Giulia Rizzi, invece, è stata sconfitta per 15-14 dalla francese Laurence Epee, dopo che, nel primo match di giornata, aveva fermato nel derby azzurro Alberta Santuccio col punteggio di 15-11.

Nella gara di sciabola maschile stop alle porte dei quarti di finale per Luigi Samele, Enrico Berrè e Luca Curatoli.
Il primo, dopo aver superato 15-14 il portacolori di Hong Kong, Ho Tin Low e poi il tedesco Richard Huebers per 15-11, è stato sconfitto dal sudcoreano Bongil Gu col punteggio di 15-5.
Enrico Berrè ha invece esordito superando il georgiano Beka Bazadze col punteggio di 15-8, proseguendo poi col successo per 15-12 contro il russo Dmitriy Danilenko. A fermare la sua corsa è stato però nel turno dei 16 il campione del Mondo 2017, l’ungherese Andras Szatmari che ha respinto sul 15-13 il tentativo di rimonta dell’azzurro.

Luca Curatoli, infine, è stato eliminato per mano dell’altro sudcoreano Kim Junghwan col punteggio di 15-10. Lo sciabolatore napoletano, dopo aver sconfitto il britannico Jonathan Webb per 15-9, aveva superato col punteggio di 15-8 il francese Maxence Lambert, “vendicando” cosi il compagno di Nazionale, Aldo Montano, fermato dal transalpino nel primo assalto di giornata con il punteggio di 15-13.

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