Di Stefano Lesti – Per vendere un prodotto occorre prima farlo conoscere e pubblicizzarlo, mentre per scrivere libri da poter vendere con larga diffusione occorre vendersi l’anima per essere popolari, o comunque bisogna diventare populisti e demagoghi scrivendo ciò che la gente vuol sentirsi dire mentendo, strumentalizzando e seguendo la corrente qualunquista e becera attuale.

Queste sono le regole non scritte e a me, è noto, diverse di queste regole starmi piuttosto strette: chi può fermare il vento?

Non voglio essere popolare e non mi interessa vendere i miei pensieri, perché soltanto desidero metterli “in circolo” dicendo la verità per dura che possa essere, e soprattutto preferisco sembrare saccente e antipatico: tutto pur di non seguire la corrente.

Poi, qualora un giorno volessi guadagnare soldi scrivendo libri, resterei comunque coerente con me stesso e quindi sarei sincero, dunque persisterei nella mia voluta e fiera impopolarità ,puntando a vendere sopratutto nei mercati esteri, ben più sensibili quanto amanti degli scrittori italiani più di noi.

Tuttavia, tanto per precisare, firmando eventualmente le mie opere con uno pseudonimo, lo fanno già in tanti, risolverei anche questo possibile futuro problema in patria e “AFFANGALA” il sistema attuale, le multinazionali dell’appiattimento culturale e le regole imposte da questi qua! Cit. Max Vinella (Giorgio Bracardi, vedi immagine)

SL

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