HOCKEY SU PRATO – Con la prospettiva di tornare a rappresentare l’Italia in un Mondiale di Hockey Prato dopo 42 anni (a Londra, dal 21 luglio al 5 agosto prossimi), le atlete, su iniziativa del capitano azzurro Chiara Tiddi e con il sostegno di tutti i capitani dei club femminili di Serie A1 e A2 (per 19 squadre), hanno deciso di affiancare e sostenere STOP RAPE ITALIA, parte della International Campaign to Stop Rape and Gender Violence in Conflict.

Una tematica che fa parte dei vari percorsi di sensibilizzazione e sostegno portati avanti dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra(ANVCG), che le giocatrici di hockey hanno individuato come partner. La Federazione Italiana Hockey del Presidente Sergio Mignardi ha sposato totalmente l’iniziativa e ha messo a disposizione delle atlete le competenze federali per sostenere STOP RAPE ITALIA attraverso gli eventi già programmati.

Le ragazze inizieranno a sostenere la campagna in occasione degli eventi che chiuderanno la stagione hockeystica 2017/18 e che sono in programma a Roma nel mese di giugno: si tratta della Final Four di Coppa Italia (sabato 9 e domenica 10), della Gran Festa dell’Hockey Prato Italiano (sabato 23 giugno, al cui interno verrà ospitata anche la prima edizione della Supercoppa Femminile) e in occasione delle sei amichevoli che l’Italia giocherà con Russia e Francia per prepararsi a Londra.

Le giocatrici dei quattro club impegnati nelle semifinali di Coppa Italia del 9 giugno al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma (HF San Saba-Cus Pisa alle ore 16; Pol. Ferrini-HF Lorenzoni alle ore 18) entreranno in campo vestendo le magliette STOP RAPE ITALIA appositamente create per loro.

La Campagna Italia Stop Rape and Gender Violence in Conflict (Stop Rape Italia) fa parte della International Campaign to Stop Rape and Gender Violence in Conflcit,lanciata nel 2012 dalla Nobel Women’s Initiative.

Stop Rape Italia nasce nel 2014 a cura della Campagna Italiana contro le Mine (ItCBL), associazione impegnata da oltre vent’anni nella tutela dei Diritti Umani e nellapromozione del Disarmo Umanitario, per porre fine alle violenze sessuali utilizzate come armi e strategia di guerra durante i conflitti, riconoscendole come vere e proprie violazioni dei Diritti Umani e come crimini di guerra e contro l’umanità.

L’ANVCG, l’Ente Morale che rappresenta e tutela per legge in Italia le vittime civili di guerra, sostiene la Campagna Italia Stop Rape and Gender Violence in Conflict condividendo le finalità, conoscendo profondamente il tema in merito alla situazione vissuta dall’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. I pilastri dell’azione della Campagna sono le cosiddette 3PPrevenire lo stupro e la violenza di genere durante i conflitti; Perseguire i colpevoli, Proteggere le vittime e sostenerle nell’accedere alle cure, alla giustizia e al reinserimento socioeconomico.

 

Marco Ghighi
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