Mondiali 1966. Il primo gol-fantasma. Inghilterra-Germania Ovest (4-2 d.t.s.)
Il gol fantasma più celebre della storia, perché cosa può esserci di più controverso di un gol-non gol in una finale Mondiale e per di più ai supplementari? Lo segna l’inglese Geoff Hurst contro la Germania Ovest, quando le due squadre sono sul 2-2: al minuto 101, sul cross dalla destra di Alan Ball, Hurst aggancia e colpisce, di potenza; il suo tiro sbatte sulla parte inferiore della traversa, rimbalza a terra ed esce dalla porta.
Che si fa? Il primo a non averne la minima idea è l’arbitro, lo svizzero Gottfried Dienst, che non è in grado di dire se la palla abbia varcato o meno la linea bianca; così corre dal guardalinee, il russo Tofik Bakhramov, sicuramente meglio piazzato.
Il loro è un colloquio a gesti, dato che Bakhramov non parla inglese, ma il guardalinee appare molto sicuro di sé nell’indicare che il gol è valido.
Wembley festeggia, l’Inghilterra vince (arrotonderà poi ancora Hurst al 120’, per il 4-2 finale) quello che per ora è il suo unico titolo mondiale.
La decisione di Bakhramov porterà poi a una serie di leggende, supposizioni e storielle varie, ispirate dal fatto che il guardalinee fosse stato un ufficiale dell’Armata Rossa durante la Seconda Guerra Mondiale: con il suo “sì” al gol fantasma avrebbe voluto dunque vendicare la battaglia di Stalingrado, secondo molti, mentre in Germania si avanzò l’ipotesi di una vendetta in campo sportivo, dato che Beckenbauer e compagni, in semifinale, avevano eliminato proprio l’Unione Sovietica. Resta il fatto che Bakhramov, per i russi, è una sorta di eroe; e per gli inglesi anche.
Raffaele la Russa
Fonte: Sky Sport