Di Stefano Lesti – È il 14 agosto 2012 e a seguito dell’ennesima sparatoria in una scuola negli Usa così il giornale LINKIESTA titola i termini di una tragedia che come le altre si sarebbe potuta, anzi dovuta evitare:

Gli Usa sono un Paese per le sparatorie

Enzo Miglino, autore dell’articolo, scrive nell’incipit:

Un’altra sparatoria, in una scuola del Connecticut, ha provocato 27 morti e 18 feriti. Negli Usa i morti nelle sparatorie di massa sono una costante. Un fenomeno atroce che solleva interrogativi e dubbi. Perché tante morti? C’è una ragione particolare?

Perplessità ben poste che all’epoca mi ispirarono a pubblicare una riflessione in merito su Facebook. Mi perdonerai se mi cito da solo, ma se lo faccio è soltanto per riflettere insieme sul fatto che da sei anni a oggi, nonostante qualcosina si fosse mosso sotto la presidenza Obama, ben poco o nulla sia cambiato, compreso nelle coscienze degli americani e per le stragi nelle scuole, che ahi noi da allora aumentate, hanno provocato fino a oggi più morti tra i giovani americani che tra gli altri studenti di tutti agli altri Paesi.

Armi libere e stragi negli Stati Uniti: ancora vittime innocenti dei mercanti e dei trafficanti di armi. Dopo l’ennesima sparatoria con morti e feriti in America cosa aspettano i candidati alla presidenza del Paese della Libertà a prevenire simili atti per il futuro?

Cosa aspettano gli elettori statunitensi a chiedere a gran voce ai propri candidati, agli eletti e ai governanti l’abolizione del diritto a girare armati, dal momento che questo presunto diritto naturale leda chiaramente al diritto alla salute e alla pubblica sicurezza di tante persone? Ma che mondo è questo?

Come fanno i nostri cugini a stelle e strisce a definire libera e civile e non primitiva com’è invece di fatto in realtà una nazione ormai implosa e decaduta dove un qualunque malato di mente è pressoché libero di entrare in un’armeria per acquistare una o più armi d’assalto per il profitto delle lobby, che laggiù con le multinazionali fanno da sempre il buono e sopratutto il pessimo tempo?

Come si può annunciare al mondo intero di voler prevenire stragi in America se non dimostrando nettamente la volontà di tutelare la pubblica incolumità partendo da un giro di vite sull’acquisto di armi, e sopratutto senza sottoporre a controlli periodici con test psicologici ed esami tossicologici possessori e acquirenti di armi un po’ come avviene anche per i piloti di aereo e di autobus e dovrebbe avvenire di questi tempi anche per gli automobilisti?

La verità è che il potere politico se ne fotte di tutelare i cittadini preferendo tutelare i guadagni leciti e/o illeciti di chi guadagna seminando morte.

Io sogno un mondo senza più armi, tu no?

SL

FONTE: http://www.linkiesta.it/it/article/2012/08/14/gli-usa-sono-un-paese-per-le-sparatorie/10848/

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