di Stefano Lesti –

 

L’Educazione motoria dei bambini sta rivestendo sempre più un’importanza decisiva poichè una corretta educazione al movimento rappresenta lo strumento più idoneo attraverso il quale conseguire il più efficace sviluppo non solo motorio dell’individuo.

Insieme agli altri linguaggi curriculari, infatti l’educazione motoria concorre in maniera determinante alla corretta formazione della personalità del bambino.

Il bambino nella fascia d’età della scuola primaria sente come un’esigenza insopprimibile il bisogno di giocare. Il gioco rappresenta una motivazione primaria al movimento: è solo attraverso il gioco che il bambino soddisfa il desiderio, la pulsione, l’interesse per il movimento ed è soprattutto attraverso quest’ultimo che il bambino si mette in rapporto con se stesso e con l’ambiente che lo circonda.

Fin dalla prima infanzia il gioco è un’attività fondamentale per il bambino: attraverso il gioco questi riesce a comprendere e controllare le modificazioni dell’ambiente risolvendo via via i problemi che insorgono
in questa sua esplorazione, arricchendo così la propria esperienza motoria.

Man mano che il bambino cresce il gioco presenta sempre più caratteristiche complesse conservando però alcuni tratti indispensabili:

– la presenza di elementi d’incertezza che favorisce un aumento dell’attenzione e del controllo della situazione da parte del bambino, facendo vivere la situazione stessa con un minimo di piacevole ansietà e di rischio misurato;

– delle norme semplici ed accettate da tutti, che possono però poter mutare e da cui non derivino ruoli stabili e punizioni defi nitive. Regole che possono, in funzione della situazione, divenire più semplici o più
complesse, più rigide o più elastiche;

– la possibilità che il bambino possa costruire una realtà fittizia e quindi immaginare situazioni e soluzioni proprie.

Queste caratteristiche debbono essere presenti in ogni attività ludica che voglia soddisfare le motivazioni del bambino e quindi contribuire correttamente alla costruzione della sua personalità.

Gli elementi fondanti del gioco sono ripresi nel giocosport. Il giocosport è infatti un’attività in cui il gioco è arricchito da alcune componenti agonistiche opportunamente dosate in funzione del grado di sviluppo fisiologico, motorio e psicologico del bambino.

Tale attività, che si configura come un’azione pedagogica vera e propria nei confronti del bambino, deve prevedere una programmazione degli interventi mirata ed intenzionale, con una proposizione di situazioni ludiche cui i bambini debbono attivamente rispondere con loro originali soluzioni.

I metodi utilizzati sono infatti quelli di tipo attivo, cioè che partano dagli interessi e dai bisogni del bambino e quindi ne sollecitino l’iniziativa personale, la partecipazione attiva, la capacità di risoluzione dei problemi.

FONTE: “Il manuale del meraviglioso sport del baseball e del softball”, realizzato dalla Commissione Sport Scolastico e Giovanile della FIBS

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