di Fulvia Quinci – Dal 1 gennaio 2017 il Corpo forestale dello Stato non esiste più. IL CORPO FORESTALE dello STATO era una forza di polizia ad ordinamento civile dello Stato Italiano.
Nacque il 15 0ttobre 1822 su istituzione del re di Sardegna, Carlo FELICE di SAVOIA, per difendere il patrimonio agroforestale, custodire e tutelare i boschi.
In un mondo dove i problemi ambientali sono gravissimi ,dove la natura è maltrattata, sfruttata, sfregiata e vilipesa, forse i 7.000 forestali che avevamo, sarebbero dovuti diventare 70.000.
In un mondo dove le discariche, soprattutto quelle abusive, crescono giornalmente, dove i rifiuti tossici inquinano terra, acqua ed aria, credo che il lavoro che svolgeva la forestale era quasi una mano ultraterrena, una benedizione del cielo.
In un mondo dove i prodotti agroalimentari sono sempre più pieni di pesticidi e sostanze chimiche cancerogene o addirittura modificate geneticamente, credo che il servizio di controllo sulla produzione agricola sia fondamentale per tutelare la nostra salute.
In un mondo dove i piromani appiccano fuochi per riparametrare le aree protette e aprire il territorio alla speculazione dei cementificatori, i forestali erano una garanzia.
In un mondo dove gli animali, sono sempre meno protetti più spesso maltrattati e visti dai bracconieri solo come fonte di cibo e reddito, il ruolo di protezione della fauna che svolgeva la guardia forestale era fondamentale.
Perché la GUARDIA FORESTALE faceva tutto questo e molto di più.
Eppure il governo italiano riformando la pubblica amministrazione ha smembrato la guardia forestale e ha predisposto il suo assorbimento in altre forze di polizia per cui i forestali da ordinamento civile sono passati ad essere una forza militarizzata.
Ora i forestali hanno visto bruciare la loro amata divisa grigia, di uomini liberi custodi della natura, per indossare quella di militari.
Che differenze ci sono fra prima e dopo?
Lo chiedo a loro ai forestali stessi.
Con la militarizzazione forzata è venuta meno la nostra libertà di azione sul TERRITORIO.
L’organizzazione militare in genere reprime a scapito della PREVENZIONE.
La #libertà di #SCELTA è venuta meno ed è stata calpestata dalle stellette, come i nostri diritti di lavoratori civili.
I militari devono fare i militari, i poliziotti devono essere civili, per cui noi dentro la divisa con le stellette ci sentiamo come dentro una corazza, costretti, non autonomi.
CHI nasce civile non può diventare MILITARE.
Chi sceglie di essere carabiniere lo fa per scelta e per una particolare Forma MENTIS non può essere obbligato a diveltarlo.
NOI SIAMO NATI FORESTALI, SIAMO CIVILI e LO VOGLIAMO RESTARE.
Per questo portiamo avanti la nostra lotta con la campagna SALVIAMO LA FORESTALE.
Queste sono le loro risposte.
L’abolizione del glorioso corpo è sintomatico di un segno di disattenzione verso la NATURA e l’AMBIENTE, questo è quello che emerge, tendenza malsana e dannosa per tutte le specie viventi.
Ha ancora senso parlare di ecologia e salvaguardia dell’ambiente, in ITALIA??
Non lo so, ma temo di no.

F.Q.

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