Di Stefano Lesti – La scena. Marsellus Wallace, un malavitoso, convoca Butch Coolidge, un pugile scarso a fine carriera per convincerlo a truccare un macht di boxe.

Dialogo tratto dal film: “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino

MARSELLUS WALLACE: Penso che ti ritroverai, quando tutta questa merdata sarà finita… penso che ti ritroverai ad essere un figlio di puttana sorridente. La faccenda è… che in questo momento hai talento. Ma per quanto sia doloroso, il talento non dura. Il tuo periodo sta per finire. Ora questa è una merdosissima realtà della vita, ma è una realtà della vita davanti alla quale il tuo culo deve essere realista. Vedi, questa attività è stracolma di stronzi poco realisti, che da giovani pensavano che il loro culo sarebbe invecchiato come il vino. Hm-hm! Se vuoi dire che diventa aceto, è così. Se vuoi dire che migliora con l’età, non è così. E poi… Quanti combattimenti credi di poter ancora affrontare? Hm? Due? Non ci sono combattimenti per i vecchi pugili, eri quasi arrivato ma non ce l’hai mai fatta, e se dovevi farcela ce l’avresti già fatta. Sei dei miei?

BUTCH COOLIDGE: Si. Pare proprio di si.

MARSELLUS: La sera del combattimento forse sentirai una piccola fitta. È l’orgoglio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L’orgoglio fa solo male, non aiuta, mai. Supera certe cagate, perché da qui a un’anno, quando te la spasserai nei Caraibi, dirai a te stesso: “Marsellus Wallace aveva ragione”.

BUTCH: Non ho problemi su questo, signor Wallace.

MARSELLUS: Alla quinta il tuo culo andrà al tappeto. Ripeti.

BUTCH: Alla quinta il mio culo andrà al tappeto.

SL

Immagine: Le Bon Plan : Pulp Fiction et le mystérieux visage de Marsellus Wallace

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