Di Stefano Lesti – Ti svelo un segreto che ho custodito per anni e anni. Lo so, posso rovinare completamente la mia credibilità e reputazione, lo so già, ma non ci sono problemi, mettiti pure comodo e stacca il tefonino chè adesso ti dico com’è andata.
Se il Sacro Graal di Artù re di Camelot simboleggia la formula aurea per raggiungere la pace terrena e vivere una vita serena perchè in armonia col mondo e con tutti gli uomini io l’ho trovato.
No, meglio essere precisi e dire che lui abbia trovato me.
A dirla ancora meglio è già da tempo, ben quindici annetti, che me ne stia godendo gli effetti benefici e salvifici, cercando per quanto possibile di condividerli e con questo espanderli diffondendone gli effetti intorno a me.
Ora ti dico che da presuntuoso, borderline o originale che potrei sembrarti ti stupirò in forza di argomentazioni e ragionamenti incontrovertibili.
Devi sapere cara amica e amico mio, che ho compreso progressivamente lungo il cammino in una sorta di ideale auto esilio dal male, dal brutto e dal cattivo, riguardo la portanza del dono ricevuto.
In special misura quando nel corso di un bilancio serio e definitivo delle molteplici e straordinarie, qualche volta naturalmente anche dolorose esperienze della vita, mi ero reso conto che avevo ricevuto si fa per dire, ovvio, il cosiddetto “segreto custodito nella mitica coppa”, in verità una conoscenza antica quanto sempre attuale e immutabile in un tempo che all’interno del concetto stesso di eternità si dissolve in quanto non esiste non avendo ragione di essere. Complicato?
No, dai, se ci sono arrivato io può arrivarci chiunque.
Vedi, ho imparato che ci basta osservare ogni cosa senza pregiudizi, preconcetti e condizionamenti e tutto inizia pian piano a rivelarsi in tutta la sua grazia, così come in eventuale dis-grazia per apparirti finalmente ciò che è realmente, totalmente.
In passato anche io non vedevo, soltanto intuivo, comunque cercavo e cercavo, e ancora continuavo a cercare assetato e affamato di conoscenza.
Il segreto rivelato mi ha insegnato che la pace, la bellezza e l’armonia torneranno a Camelot, ossia il mondo, quindi nella tua stessa vita, tramite una nuova e fatale unione tra uomini di valore, nobili cavalieri convocati e radunati attorno alla cara, amatissima e perduta tavola rotonda al fine di ricominciare ad adoperarsi in team, composto da una famiglia così come da colleghi di lavoro o dagli amici storici più stretti o nuovi, in un continuo, progressivo e reciproco scambio di informazioni, conoscenze e competenze.
Uniti in special modo con chi della vita e del mondo ne sappia più di te all’interno di relazioni fondate su stima, rispetto, comprensione e edificazione di una società e un mondo migliore, in un contesto trascendente e spirituale ma sopratutto concreto e energetico che prima di conoscere Dio avevo sempre chiamato: amore universale, un posto dell’anima in cui c’è spazio per tutti, anche per te.
Cioè a dire come facente parte integrante e attiva quella forza vitale che chi la percepisce, osserva o magari per grazia di Dio vive, ti rende consapevole del rapporto che ci lega tutti unitamente sia gli uni con gli altri senza distinzioni, che agli eventi della storia del mondo in cui viviamo in una rete che è reale e ci tiene uniti e vincolati come creature e creazioni al divino perchè non conosce tempo né ha o potrebbe mai avere confini e frontiere.
Questa è la nuova e antica sapienza: l’uomo di cuore vivrà in eterno.
Narra di una storia che scriviamo ognuno di noi tutti i giorni dai pochi milioni di anni da che ci siamo ritrovati viventi e affamati sulla terra. Un unico grande libro-tesoro che purtroppo a oggi in pochi possono vedere o sanno leggere, mentre ancora meno comprendere. Del resto, l’oro mica è per tutti: e chi se lo meriterebbe?
Certo non io. Certo non da solo. Artù è al castello e il sole è tornato a risplendere sul suo regno? Lo vedremo, l’importante per tutti noi, me per primo, sarà soltanto poter godere sempre di quella luce.
Si, lo so, scrivo troppo: siam fatti così, ma guardalo mezzo pieno, puoi leggermi gratis a fronte di tanti cialtroni e imbroglioni che in un modo o nell’altro paghi mentre ti riempiono la testa e ti spengono il cuore tra ipocrisie, false credenze e falsissime profezie che galleggiano in un oceano lunare di bugie dalle quali cerco di renderti vigile e accorto.
Poi se non ti andasse di leggermi non ci sono problemi, io ci lavoro e ci vivo in pace e armonia col mondo scrivendo, e poi, ognuno ci ha i suoi maestri e crede in ciò che vuole, anche se purtroppo spesso in cose che nessuno a differenza mia può provare, e in persone, tesi e teorie opposte e quando non anche più spesso avverse a quelle di cui ti parlo io per averle vissute e non imparato sui libri o dai cattivi maestri della tivvù e di una vita effimera, e nemmeno dentro a una scuola ridotta sempre più in rovina dalla quale sono scampato prima di farmi lobotomizzare e appiattire un pensiero libero, bello e alato fin dalla culla.
Lo dico senza polemiche o vanità, s’intende, non in questo contesto, non in questa sede seria.
In finale, non si può nascondere la luce, una candela accesa, al limite la si può contenere e spegnere, ma mai oscurarne la fiamma, a meno che non si voglia rimanere scottati. O no? E allora facciamola brillare!
SL