Di Stefano Lesti – Si, d’accordo, i supereroi della Marvel Comics per noi degli anni Settanta erano un mito più di Carnera e Ercole, di Giasone e Ulisse, ma tranne Wonder Woman, la Donna invisibile e la Donna gatto, la mia preferita, erano tutti uomini.
Poi arrivarono i robot giapponesi e con questi le belle guerriere che combattevano insieme a Hiroshi, Tetsuia, Aran Banjo e via dicendo, come Venus e Run. In seguito Lupin III e la sua degna compagna che in una delle primissime puntate ci fece anche vedere il seno prosperoso, prima donna cartone-animato a fare una tale rivoluzione. Lady Oscar infine si spinse oltre e portò nelle nostre case un po di confusione sessuale senza che ne fossimo minimamente consapevoli.
Il mio eroe della fantasia preferito era a quei tempi Yanez De Gomera, l’avventuriero e fine stratega sia nobile che audace interpretato nella filmografia di Sandokan dal grande Philippe Leroy. L’epopea di Mompracem e della Tigre della Malesia contrapposti al potere politico fondato sull’ingiustizia, sulla barbarie, sulla corruzione e lo sfruttamento dei poveri insieme al concetto di libertà responsabile e di autodeterminazione dei popoli, sono da sempre i fondamenti della mia coscienza umana e politica.
Altro che Pokemon.
SL
Foto: Yanez De Gomera di Davide Van De Sfroos

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